Hanno continuato a scavare cinque ore dopo da quella terribile esplosione per cercare di trovare i superstiti del boato che ha trasformato via Ventotene in uno scenario da guerra: vetture ribaltate, finestre in frantumi e una voragine di 30 metri che aveva inghiottito vittime e decine di feriti. Un violento scoppio, quello avvenuto il 27 novembre di 22 anni fa - causato da una fuga di gas - spezzò la vita a quattro vigili del Fuoco e quattro donne. E questa mattina gli abitanti di Val Melaina, nel territorio del Municipio III, si sono fermati per ascoltare ancora una volta il suono delle sirene dei vigili del Fuoco e ricordare le otto vittime. Tra i presenti alla cerimonia, il Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Roma Capitale, l’Assessorato alla Cultura e il Comandante Provinciale dei vigili del Fuoco. Nel corso della commemorazione sono state deposte due corone floreali in prossimità della targa commemorativa e una corona d’alloro presso il momento in Piazza Scarpanto, simbolo dei vigili caduti in quella tragica mattinata.
L’esplosione
Le immagini della deflagrazione sono ancora impresse nella memoria collettiva: il 27 novembre del 2001 la devastazione nel quartiere Val Melaina, all’interno del Municipio III.
«A distanza di 22 anni è ancora forte l’emozione e il dolore verso chi non c’è più a causa della tragedia di via Ventotene. Siamo qui per non dimenticare il sacrificio dei Vigili del Fuoco del distaccamento Nomentano e delle quattro donne che persero la vita nell’esplosione e per ringraziare il personale dei Vigili del Fuoco che quotidianamente è impegnato per la collettività, ma anche per impegnarci a costruire un quartiere più sicuro e solidale», le parole del Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne.