Roma, 22 anni fa la strage di via Ventotene: i vigili del Fuoco ricordano le otto vittime dell’esplosione

Il boato, alle 9.27, del 27 novembre 2001, provocato da una fuga di gas. Cinque tecnici furono condannati per lesioni, disastro ed omicidio colposo

Roma, 22 anni fa la strage di via Ventotene: i vigili del Fuoco ricordano le otto vittime dell’esplosione
di Alessia Perreca
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Lunedì 27 Novembre 2023, 17:00 - Ultimo aggiornamento: 17:01

Hanno continuato a scavare cinque ore dopo da quella terribile esplosione per cercare di trovare i superstiti del boato che ha trasformato via Ventotene in uno scenario da guerra: vetture ribaltate, finestre in frantumi e una voragine di 30 metri che aveva inghiottito vittime e decine di feriti. Un violento scoppio, quello avvenuto il 27 novembre di 22 anni fa - causato da una fuga di gas - spezzò la vita a quattro vigili del Fuoco e quattro donne. E questa mattina gli abitanti di Val Melaina, nel territorio del Municipio III, si sono fermati per ascoltare ancora una volta il suono delle sirene dei vigili del Fuoco e ricordare le otto vittime. Tra i presenti alla cerimonia, il Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Roma Capitale, l’Assessorato alla Cultura e il Comandante Provinciale dei vigili del Fuoco. Nel corso della commemorazione sono state deposte due corone floreali in prossimità della targa commemorativa e una corona d’alloro presso il momento in Piazza Scarpanto, simbolo dei vigili caduti in quella tragica mattinata.

L’esplosione

Le immagini della deflagrazione sono ancora impresse nella memoria collettiva: il 27 novembre del 2001 la devastazione nel quartiere Val Melaina, all’interno del Municipio III.

Alle 9.27 del mattino una forte esplosione, dovuta a una fuga di gas, causò la morte di quattro vigili del Fuoco, intervenuti a seguito di una segnalazione di una perdita, e quattro donne. Nelle settimane precedenti i residenti avevano allertato più volte la società Italgas per il forte odore proveniente dal civico 32 di via Ventotene. E quella mattina i tecnici della società distributrice erano intervenuti per effettuare un sopralluogo, ma senza riscontrare alcuna anomalia. A perdere la vita il caposquadra Danilo Di Veglia e i vigili Sirio Coro, Alessandro Manuelli (deceduto qualche giorno dopo l’esplosione presso l’ospedale Pertini, ndr) e Fabio di Lorenzo. Nella tragedia anche altre quattro vittime: Maria Grosso, titolare di un negozio di parrucchiere al piano terra del palazzo, sua figlia, Fabiana di 22 anni, Elena Proietti, 81 anni, che si trovava all’interno del negozio e Michela Camillo, una studentessa italo-scozzese arrivata in Italia per studiare. Macerie, auto distrutte e 400 le famiglie evacuate. Tre dei 6 palazzi risultarono inagibili mentre cinque tecnici furono condannati per lesioni, disastro ed omicidio colposo. Una ferita che difficilmente riuscirà a rimarginarsi.

«A distanza di 22 anni è ancora forte l’emozione e il dolore verso chi non c’è più a causa della tragedia di via Ventotene. Siamo qui per non dimenticare il sacrificio dei Vigili del Fuoco del distaccamento Nomentano e delle quattro donne che persero la vita nell’esplosione e per ringraziare il personale dei Vigili del Fuoco che quotidianamente è impegnato per la collettività, ma anche per impegnarci a costruire un quartiere più sicuro e solidale», le parole del Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne.

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