Roma, arrestato rapinatore incubo dei tassisti: è un romano di 32 anni. Sette colpi in dieci giorni, incastrato grazie a una foto

La lunga serie di rapine è iniziata la notte del primo dicembre a Centocelle. Poi i colpi si sono susseguiti nei quartieri di Rebibbia e Tor Cervara

Roma, arrestato rapinatore incubo dei tassisti: è un romano di 32 anni. Sette colpi in dieci giorni, incastrato grazie a una foto
di Flaminia Savelli
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Venerdì 15 Dicembre 2023, 07:13

Sono almeno sette i colpi messi a segno dal rapinatore seriale di tassisti. Ma: «Il numero potrebbe essere molto più alto, alcune vittime potrebbero non aver denunciato» precisano gli investigatori che dallo scorso primo dicembre hanno avviato una fitta rete di ricerche per chiudere il cerchio delle indagini. Grazie alle testimonianze, all'identikit e alle immagini che uno dei tassisti finito nel mirino è riuscito a riprendere durante l'assalto, i poliziotti del distretto di San Basilio lo hanno fermato e arrestato martedì sera. Le manette con le accuse di aggressione e rapina, sono così scattate per un romano di 32 anni uscito dal carcere lo scorso ottobre dopo aver scontato la pena detentiva per reati analoghi.

I QUARTIERI

La lunga serie di rapine è iniziata la notte del primo dicembre a Centocelle. Poi i colpi si sono susseguiti nei quartieri di Rebibbia e Tor Cervara. Tutti con lo stesso sistema: il bandito si fingeva un cliente, non appena il tassista si accostava saliva al posto del passeggero. Un cambio di direzione improvviso e poi, non appena la macchina si addentrava in una strada isolata scattavano le violenze. Minacce e per vincere le resistenze delle vittime, sferrava pugni e schiaffi. Una volta ottenuto l'incasso, fuggiva a piedi facendo perdere le proprie tracce. Così il bandito in pochi giorni è diventato l'incubo dei tassisti.

IL BOTTINO

«La media era di 200 euro a rapina» precisano gli agenti delle volanti che per primi hanno raccolto le denunce e le segnalazioni degli autisti delle auto bianche. Le ricerche si sono indirizzate fin dall'inizio nel quadrante est della Capitale: «Tutti i derubati hanno fornito lo stesso particolare della fuga a piedi e dunque abbiamo intuito che il bandito conosceva le diverse vie di fuga di quelle zone» spiegano gli agenti. Ancora: dopo le prime segnalazioni, gli investigatori hanno disegnato un identikit dettagliato del fuggitivo. Infine la foto scattata da uno dei tassisti che ha dato la svolta alle indagini. Una manciata di ore prima dell'arresto, una pattuglia delle volanti lo ha intercettato e fermato per un controllo. Gli agenti hanno raccolto ulteriori informazioni per procedere poi con il blitz.

IL COPIONE

Poi l'ultima rapina lunedì sera e infine l'arresto. Con lo stesso copione con cui aveva già colpito: «Mi ha minacciato. Se non avessi fatto tutto quello che diceva lui mi avrebbe picchiato. Ero terrorizzato. Era buio e non passava nessuno in quel momento» aveva raccontato ancora sconvolto Simone De Luca al Messaggero. Anche lui finito nel mirino del 32enne, un racconto dettagliato che ha accelerato la cattura: «Erano le 20.30 di lunedì - aveva ricostruito De Luca- ero in zona Anagnina quando, davanti al Bar pasticceria Di Ruvo Antonio, proprio su via Anagnina, un uomo sulla quarantina alza la mano per prenotare il taxi. Io accosto, mi fermo e lo faccio salire. Si siede davanti, sul sedile del passeggero. Prima mi fornisce un indirizzo, dopo un po' decide di cambiare destinazione, dandomene un altro».
I due alla fine arrivano in via di Tor Cervara, in un una zona isolata e poco illuminata. Dove scatta l'aggressione. Come i suoi colleghi, intimorito e indifeso, ha consegnato l'incasso della serata prima di veder scappare a piedi il bandito. L'ultimo colpo prima del blitz della polizia del distretto San Basilio.
Le indagini restano però aperte: secondo gli agenti infatti, l'arrestato sarebbe l'autore di altri assalti che non sono stati denunciati. «Stiamo ricostruendo il quadro investigativo - concludono i poliziotti- al momento, sono sette le rapine accertate con le vittime che hanno riconosciuto il 32enne come autore dell'assalto».
Flaminia Savelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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