Roma, i consiglieri comunali sono più ricchi: via libera all'aumento di stipendio

L'aula dice sì all'indennità di funzione: il compenso cresce di 1.500 euro

Roma, i consiglieri comunali sono più ricchi: via libera all'aumento di stipendio
di Emiliano Bernardini
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Mercoledì 9 Novembre 2022, 07:22 - Ultimo aggiornamento: 13:45

Addio ai cari vecchi gettoni di presenza ora a compensare lo sforzo della partecipazione in Aula arriva «l'indennità onnicomprensiva di funzione», fissata al 45% rispetto a quella riconosciuta al sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Ora lo stipendio raddoppia, anche a fronte di minore presenza in aula. Sulla base di questo parametro, al vicesindaco spetterà il 75% dello stipendio del sindaco, agli assessori e al presidente dell'Aula il 65%, ai consiglieri comunali, come detto, il 45%, ai presidenti di Municipio il 40%, ai vicepresidenti il 30% e agli assessori municipali il 25%. Il via libera definitivo è arrivato ieri in Aula Giulio Cesare: hanno votato a favore 30 consiglieri sui 36 presenti. Quattro voti contrari sono arrivati dal Movimento 5 stelle e dalla Lista civica Raggi, mentre si sono astenuti i due esponenti del gruppo di Italia Viva in Comune, e non ha partecipato al voto la lista Calenda. Tra le fila della maggioranza, inoltre, oggi non ha votato il consigliere della lista civica Gualtieri, Carmine Barbati. Il vice presidente dell'assemblea capitolina, questa estate si era espresso contro la nuova modalità di retribuzione. In ogni caso il provvedimento diventerà effettivo dal giorno della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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SOLDI
Ma come si traduce in concreto tutto questo? Con il raddoppio dello stipendio.

Infatti al più tardi dal 2024 lo stipendio netto dei consiglieri capitolini dovrebbe passare dagli attuali 2.100 euro a circa 3.600. Il tutto a discapito della presenza in quanto per raggiungere l'indennità basterà raggiungere «un numero di presenze mensile alle sedute ufficiali dell'Assemblea capitolina pari a non meno del 60%». Di fatto dovranno presenziare a un minimo di 20 sedute tra commissioni e convocazioni dell'aula Giulio Cesare.


LE CRITICHE
E i critici fanno notare che si è arrivati ad un'accelerazione anche per sedare le tante tensioni che ci sono in seno al consiglio. Soprattutto in un momento di crisi economica del Paese con l'impennata dell'inflazione e delle bollette. La delibera di fatto recepisce dopo 12 anni lo schema del decreto legislativo interministeriale su Roma Capitale di Roberto Calderoli. Nell'ultimo anno c'erano state forti pressioni per farla approvare ma era stata congelata durante il governo Draghi e soprattutto lo stesso sindaco ci è andato molto con i piedi di piombo. Dal Campidoglio sottolineano che ci sarà un risparmio per le casse comunali visto che l'amministrazione dovrà riconoscere meno soldi ai datori di lavoro dei consiglieri e verserà più soldi in futuro nelle casse previdenziali. Però per come è scritta la norma, dietro le quinte, si teme che anche gli ex consiglieri visto che il decreto legislativo è di 12 anni fa possano chiedere gli arretrati forti della nuova misura. «Ringrazio tutti per il lavoro e per aver costruito un altro tassello importante per migliorare il funzionamento della macchina amministrativa di Roma Capitale che era atteso da 12 anni» ha detto la presidente d'aula Svetlana Celli prima firmataria della proposta di delibera.

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