Nello stesso centro, già in passato, i profughi avevano inscenato diverse proteste, bloccando le strade e fermando i camion che portavano il cibo, e questo ha creato diverse tensioni nella zona. Si lamentavano di non avere l'acqua calda e di sentire freddo a causa della mancanza dei riscaldamenti.
L'attentato contro la struttura di Rocca di Papa segue di due giorni quello avvenuto a Forlí, nel Centro di accoglienza straordinario (Cas) gestito dalla Croce Rossa. Le fiamme hanno divorato buona parte della del Cas che si trova in via Ca' Mattioli, nell'area alle spalle del centro commerciale Punta di Ferro. In quel momento all'interno si trovava solo un ospite che si è salvato per miracolo. Sull'episodio indaga la procura dell' Emilia Romagna. Da una prima ricostruzione sembrava trattarsi di un incidente, di legname accastato fuori dalla dependance della casa che aveva preso fuoco accidentalmente. In realtà, i vigili del fuoco intervenuti sul posto per spegnere le fiamme, avrebbero individuato un innesco, qualcosa che potrebbe far pensare a un'azione dolosa.
I migranti ospiti della struttura d'accoglienza di Rocca di Papa si sono ora radunati all'esterno del centro e si trovano in un piazzale vicino all'ingresso. Sul posto sono giunte le forze dell'ordine.
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