I vigili del fuoco di Roma e provincia sono pochi: «Servirebbero quotidianamente almeno 500 vigili del fuoco per garantire un dispositivo di soccorso adeguato alla popolazione e al turismo dell’intera provincia di Roma. E invece vengono spesso chiuse sedi come Frascati, Cerveteri, La Pisana e Tuscolano I. Viene sospesa perfino l’attività di alcuni Nuclei specialistici. Quando le sedi non vengono chiuse, vengono fortemente ridimensionate nella loro risposta operativa anche rispetto all’impiego di mezzi speciali per gli interventi di soccorso».
Con l'inizio della stagione autunnale, dopo l'abituale superlavoro per i roghi estivi, l'attività dei pompieri non si interrompe visto che si moltiplicano gli interventi per incendi in appartamenti.
L'allarme lo lancia il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, Conapo, in una comunicazione inviata alla Prefettura di Roma, al Centro Operativo Nazionale dei vigili del fuoco al Ministero dell’Interno e alla Direzione Regionale dei vigili del fuoco per il Lazio.
Scrive il segretario di Roma, Luca Antonazzo, in una nota: «I distaccamenti Vigili del Fuoco di “La Pisana” e “Fluviale di Lungotevere delle Armi” non sono operativi a causa della mancanza di personale.
Secondo il sindacato, Roma non ha «adeguata attenzione da parte del Governo per quanto riguarda la funzionalità dei servizi di soccorso pubblico e antincendio erogati dai vigili del fuoco. Non è più rinviabile un sostanzioso aumento di organico dei vigili del fuoco della Capitale. È urgente mettere immediatamente mano alla inadeguata pianta organica di Roma, ci aspettiamo che il governo ponga subito rimedio a questa grave situazione che chiediamo al ministro dell’interno Piantedosi e al sottosegretario Prisco di risolvere. Dal governo Meloni ci aspettavamo qualche risposta sugli organici di Roma nel decreto Giubileo ma siamo rimasti delusi», conclude Antonazzo.