Meningite, liste d'attesa in tilt per i vaccini a Roma: ai Castelli Romani il primo appuntamento disponibile è a giugno 2019

Meningite, liste d'attesa in tilt per i vaccini a Roma: ai Castelli Romani il primo appuntamento disponibile è a giugno 2019
di Chiara Rai
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Venerdì 17 Marzo 2017, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 15:51
Liste d’attesa fuori controllo per le vaccinazioni della meningite al centro unico della Als Roma 6 che serve i comuni di Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Lanuvio, Genzano e Nemi: il primo appuntamento utile per chi ha prenotato questa mattina è arrivato a giugno 2019. E nel litorale non va certamente meglio: si rischia il congelamento degli appuntamenti.

La situazione è facilmente riscontrabile chiamando al numero di prenotazione del centro vaccinazioni che si trova all’ospedale di Genzano allo 06-93273194 la risposta che ricevono gli utenti è: per i richiami obbligatori si rilasciano appuntamenti, mentre per la meningite se ne riparla tra due anni, se tutto va bene. E tra qualche giorno si passerà al 2020. 

La rabbia dei residenti dei Castelli Romani è sempre più tangibile: le famiglie che intendono vaccinare i loro figli se la prendono con gli operatori sul campo che cercano di gestire una situazione di fatto diventata insostenibile: “È  inconcepibile – dice una mamma – tollerare di dover aspettare due anni per coprire i nostri figli dal rischio di contrarre la meningite”. Gli appuntamenti non sono digitalizzati su computer ma vengono rilasciati alle famiglie su fogliettini di carta. Tutto è scritto su cartaceo e le agende all'ufficio prenotazioni sono esageratamente fitte di appuntamenti. Il caos infatti riguarda le vaccinazioni contro la meningite di tipo C, di tipo B e il vaccino tetravalente A,C,W135,Y.

Il tipo B è tra l’altro presente nel nuovo Piano nazionale vaccini 2016-2018 e ancora oggi si paga circa 80 euro e come di recente ha spiegato Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), perchè siano gratuiti su tutto il territorio nazionale bisogna attendere che sia recepito il nuovo Piano nazionale prevenzione vaccinale. Le liste così lunghe sono l’effetto, dicono alcuni sanitari, causato dall’allarme psicosi che si è diffusa negli ultimi tempi grazie anche alla diffusione mediatica di alcuni casi che sono scoppiati nell’hinterland. In Italia si registrano mille casi di meningite l'anno tra cui 200 di meningoccocco.



 
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