Maturità 2023, cosa fare e cosa non fare per passare l'esame: dalla calma allo studio dei commissari esterni

L’esame torna alle regole “standard”. Prima e seconda prova con tracce ministeriali, colloquio orale classico, commissione mista. Gli studenti delle zone alluvionate, svolgeranno solo un colloquio orale.

L'esame di maturità a Roma
di Raffaele Marra
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Venerdì 16 Giugno 2023, 07:21

Per la maturità da quest’anno tutto ritornerà come prima: il credito scolastico (punteggio assegnato in base al rendimento scolastico durante il triennio) tornerà a valere 40 punti, rispetto ai 50 del 2022 e ai 60 del 2020 e 2021 (modifiche dovute all'emergenza sanitaria). Altri 60 punti saranno conseguibili durante le diverse fasi dell'esame: 20 punti per la prima prova, 20 per la seconda e 20 per il colloquio orale. Il massimo punteggio finale rimarrà 100 punti e la commissione potrà assegnare 5 punti bonus ai candidati con le migliori performance (a tuti quelli che hanno ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti su 40 e un risultato nelle prove di esame pari a 50 punti su 60). Per accompagnare i maturandi alle date fatidiche è stato pubblicato dai docenti anche un decalogo sulla Maturità 2023, le istruzioni per l’uso sintetizzate in 10 punti:

1) Studiare i commissari esterni (Andare ad assistere agli esami orali dei compagni)
2) Evitare di mescolare le discipline (Non bisogna forzare i collegamenti ma armonizzarli)
3) Ricercare sempre l’originalità, senza scadere nella fantasmagorìa (L’incipit del colloquio è importante perchè cattura l’attenzione e dispone favorevolmente)
4) Qualche effetto speciale non guasta (Va bene puntare sull’originalità e su qualche effetto speciale ma i contenuti sono fondamentali)
5) Mantenere la calma (Per l’esame è essenziale)
6) Rivedere gli elaborati (Una parte delle domande dell’orale è costituita dalla correzione degli scritti)
7) Ampliare senza esagerare (All’orale lo studente dovrebbe dimostrare abilità, conoscenze, competenze, capacità elaborative e critiche che ha sviluppato nel corso dei 5 anni)
8) Gettare l’amo in caso di necessità (in ogni disciplina scoprire il particolare più intrigante che metta in evidenza la sua preparazione per parlarne con la commissione)
9) Privilegiare la chiarezza (Evitare di fare riferimento a questioni non sufficientemente conosciute, evitando di essere temerari, indisponenti e presuntuosi)
10) Bon Ton del maturando (Quanto conta l’aspetto e la forma? Come mi vesto? Il dress code dell’esame è fondamentale.

Bando a infradito, pantaloni corti e minigonne. Via libera a camicia a manica corta, t-shirt, pantaloni lunghi o gonne al ginocchio, trucco leggero e capelli raccolti. Parola d’ordine sobrietà. Si saluta la Commissione con un sorriso e non con un salve, ma buongiorno e soprattutto ci si siede in modo composto.

Nell’ultimo periodo non si è parlato solo di maturità ma anche di esame di Terza media e di domande di iscrizione al primo anno di superiori che hanno tenuto banco tra esperti e docenti. Dai dati froniti dalla Scuola, sono 500 i non ammessi all'esame di terza media quest’anno a Roma sui 40mila che il 13 giugno hanno iniziato gli esami, il doppio rispetto alla media nazionale secondo l’associazione nazionale presidi del Lazio. Una percentuale che si triplica per i non ammessi alla maturità delle scuole superiori. «C’è stato un aumento di non ammissioni dei maturandi delle scuole superiori rispetto agli anni precedenti perchè i ragazzi che sostengono l’esame di maturità quest’anno sono i più sfortunati, gli unici che hanno sostenuto la didattica a distanza per tre anni, i più fortunati sono stati quelli che hanno sostenuto la maturità nel 2020 quando l’epidemia era scoppiata da appena tre mesi - analizza il professore Mario Rusconi Preside del Liceo scientifico Pio IX dell’Aventino e presidente dell'Associazione Nazionale Presidi Roma (ANP) - adesso questi ragazzi si ritrovano a sostenere un esame tutto sommato “normale” con una prima prova seconda prova e l’orale, l’unica agevolazione che hanno avuto quest'anno è che per lo scientifico non c’è la doppia materia (matematica e fisica) ma solo matematica, per il classico (di solito latino e greco) solo latino, all’ex ragioneria (scienze sociali) ci sarà una sola materia, economia aziendale». Un altro problema venuto fuori negli ultimi due anni sono state le richieste di iscrizione al primo anno di superiori da parte degli studenti appena "licenziati" dalle medie. Il Liceo scientifico Newton di viale Manzoni come tanti altri istituti del centro sono in cima a quelli che hanno dovuto respingere tante domande di iscrizione al primo anno: «Ci sono il Righi, il Cavour, il Farnesina, il Talete, il Kennedy, il De Sanctis, il Lucrezio Caro e tantissimi altri - conclude Rusconi  - che hanno il maggior numero di alunni non accettati al primo anno, non ci sono i posti come sarà anche per quest'anno, c’è un accalcarsi ai licei scientifici soprattutto quelli del centro, un’overbooking del primo anno, l’anno scorso al Newton ne hanno respinti 140, al Righi 150, quest’anno ripeto, questo fenomeno baricentrico si sta ripetendo. Bisognerebbe avviare una politica dell’orientamento all’ultimo anno delle scuole medie, fondamentale, così che i ragazzi e i loro genitori non scelgano l'istituo in base solo al sentito dire, ma che vengano per consigliati al meglio all’indirizzo e all’istituto superiore da scegliere».

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