Da bene sequestrato alla criminalità a residenza per le famiglie dei bambini malati: il progetto dell'Associazione "Insieme a Giordano"

L'appartamento si trova in via Oderisi da Gubbio 214, a pochi minuti dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù e dal San Camillo

Da bene sequestrato alla criminalità a casa per ospitare le famiglie dei bambini malati: il progetto dell'Associazione "Insieme a Giordano"
di Lorena Loiacono
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Mercoledì 10 Gennaio 2024, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 14:22

La “Casa di Giordano” è realtà. Un appartamento nel cuore del quartiere Marconi, sequestrato alla criminalità organizzata, è stato assegnato all’Associazione onlus “Insieme a Giordano”: nascerà una casa per ospitare le famiglie dei bambini malati che vengono a curarsi a Roma. Il sogno ha preso forma con la consegna delle chiavi e il taglio del nastro.

L'INIZIATIVA

La “Casa di Giordano” è un sogno che si realizza solo grazie alla forza e al coraggio dei genitori di Giordano, Manuela e Massimo Ciarpella che il 24 agosto del 2016, con il terribile terremoto di Amatrice che ha devastato il Centro Italia, hanno perso il figlio di appena 4 anni. Ma non la speranza. Adesso Manuela e Massimo vivono per rivedere il sorriso di Giordano nei volti degli altri bambini, aiutando quelli meno fortunati e i loro genitori a ritrovare la serenità. È così che dal 2017, in soli sei anni, hanno raccolto 450mila euro e aiutato più di 60 bambini in difficoltà, offrendo sostegno economico oltre che morale ai loro genitori, anche grazie alla forza di 35 volontari sempre al loro fianco. E sempre con il sorriso sulle labbra, comunque sia.

«Proprio aiutando queste famiglie nel momento più delicato - raccontano Massimo e Manuela - ci siamo resi conto di quanto sia difficile restare vicino a un figlio ammalato, ricoverato a Roma, sostenendone tutti i costi. Lo abbiamo visto, ad esempio, con la piccola Agata che oggi purtroppo non c’è più, una bambina che resterà sempre nei nostri cuori. Spesso le famiglie sono costrette a dividersi: resta solo un genitore, ad esempio, oppure ci sono altri figli che rimangono lontani, per non pagare troppo con gli alloggi e il caro vita. Da lì nasce l’idea di allestire una casa tutta per loro. Piano piano la stiamo realizzando: ora dobbiamo ristrutturare l’appartamento e poi si comincia».

Nel cuore dell’Associazione c’è il ricordo di Agata, una bambina affetta da leucemia, costretta ad un lungo ricovero a Roma, con la famiglia rimasta sempre al suo fianco. Tra mille difficoltà, proprio nel momento più doloroso. L’idea di una struttura che potesse ospitare queste famiglie nasce dal ricordo di Agata e così questo sogno, oggi, si realizza anche per lei.

IL BANDO SUI BENI SEQUESTRATI

I genitori di Giordano hanno partecipato ad un bando pubblico e lo hanno vinto, presentando un progetto che prevede per le famiglie ospitate l’alloggio ma anche altri servizi di supporto come quelli dedicati ai fratellini dei bimbi ricoverati, magari per aiutarli a studiare e a fare i compiti, o la consegna dei pasti grazie all’aiuto dei negozi del quartiere che sostengono il progetto, fino al servizio di trasporto verso gli ospedali.

Non a caso la posizione è ideale: la Casa di Giordano, infatti, si trova in via Oderisi da Gubbio 214, a pochi minuti dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù o dal San Camillo.

LA PRIMA VOLTA NEL MUNICIPIO 11

«Siamo molto felici - ha dichiarato il presidente del Municipio Roma XI, Gianluca Lanzi presente al taglio del nastro - un grandissimo risultato non solo perché si tratta del primo caso di riutilizzo sociale di un bene immobile confiscato alla criminalità organizzata, nel Municipio Roma XI, tra le prime applicazioni del nuovo regolamento sull’utilizzo dei beni immobili di Roma Capitale, ma soprattutto perché il progetto dell’associazione "Insieme a Giordano" è di grande valore. Un progetto che sosteniamo con convinzione e affetto».

TOBIA ZEVI, ASSESSORE AL PATRIMONIO: «LEGALITÀ E AIUTO AI PIÙ DEBOLI»

«Sono soddisfatto - ha commentato Tobia Zevi, assessore al patrimonio di Roma Capitale, presente al taglio del nastro e impegnato oggi anche in un’altra assegnazione - di consegnare altri due beni confiscati alla criminalità organizzata, luoghi che ospiteranno attività diverse ma in unica cornice di impegno sociale e civile. Ancora una dimostrazione che questa Amministrazione vuole coniugare i valori di legalità e di aiuto verso le persone più fragili. Un segnale forte che diamo non solo alla criminalità ma anche a tutti i cittadini, perché come ho sempre detto dimostriamo in questo modo che le istituzioni possono essere come e più efficienti delle organizzazioni criminali presenti sul territorio. Come Presidente del Forum cittadino sui Beni Confiscati alla criminalità organizzata voglio sottolineare quanto sia importante raccogliere proposte e idee da parte di cittadini e associazioni sulla destinazione più utile, e i risultati di oggi ne sono una testimonianza efficace».

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