Fugge all'alt della polizia con uno scooter rubato, poi si schianta e muore. Grave il figlio di 13 anni

L'uomo, un cittadino bulgaro, lavorava come autotrasportatore per un'impresa del posto

Fugge all'alt della polizia con uno scooter rubato, poi si schianta e muore. Grave il figlio di 13 anni
di Ivo Iannozzi
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Venerdì 15 Marzo 2024, 07:27 - Ultimo aggiornamento: 13:19

Lo zainetto con i libri di scuola sull'asfalto, un casco integrale, un ragazzino di 13 anni ricoverato in gravi condizioni all'ospedale "Riuniti" di Anzio, il padre, Valeri Naumov Videnov, cinquantenne bulgaro, morto sul colpo in un terribile incidente stradale al termine di un inseguimento con una volante della polizia nelle strade del quartiere Cretarossa a Nettuno. La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio di ieri. L'uomo, un cittadino bulgaro che lavorava come autotrasportatore per un'impresa del posto, ieri pomeriggio era andato a riprendere il figlio a scuola su una Honda 300 che in seguito è risultata rubata. Ed è stato con tutta probabilità questo il motivo che lo ha spinto a non fermarsi ad un posto di blocco della polizia lungo via Scipione Borghese, nei pressi della cantina sociale.

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LA FOLLIA

All'alt dei poliziotti, insospettiti dalla targa straniera dello scooter, l'uomo alla guida invece di fermarsi, ha accelerato in sella al maxi scooter imboccando via Eschieto, cercando quindi di seminare la volante del Commissariato. Una fuga folle, inseguito dalla volante e con il rischio di coinvolgere persone innocenti, che si è snodata nelle vie del quartiere: via Cassino, via Capo Teulada, nei pressi della scuola elementare del quartiere, via Capo Carbonara, che costeggia il campo di calcio "Luigi Rizzo", fino a raggiungere la zona di Ponserico dove il maxi scooter ha imboccato prima via Rodi e poi via Lampedusa fino a raggiungere l'incrocio con la stessa via Ponserico dove si è consumato il dramma.
Il conducente dell'Honda 300 non ha infatti rallentato centrando una Dacia Sandero condotta da una donna di cinquant'anni che proveniva da sinistra a velocità moderata. L'impatto con l'utilitaria è stato tremendo: il maxi scooter è andato schiantarsi contro il muro di cinta di un villino e, di rimbalzo, ha anche danneggiato la parte anteriore della volante che lo stava inseguendo. Per il conducente del maxi scooter non c'è stato niente da fare: è morto sul colpo. Anche perché al momento dell'impatto non indossava il casco; in proposito è emerso un particolare sconcertante: durante la fuga l'uomo si infatti tolto il casco di protezione scagliandolo contro la volante del Commissariato che lo stava inseguendo, tanto da danneggiare uno specchietto retrovisore. Tutto questo incurante della presenza del figlio che invece deve la vita proprio al fatto che indossasse il casco al momento dell'incidente.

I SOCCORSI

Il padre è stato immediatamente soccorso dagli agenti della volante, ma per lui non c'era più niente da fare. Nel tremendo impatto che ha praticamente sbriciolato il maxi scooter, il corpo dell'uomo è rimasto incastrato tra la parte anteriore della Dacia Sandero e il muro di cinta del villino. Il ragazzino è stato invece sbalzato ad alcuni metri di distanza ricadendo pesantemente sull'asfalto. È stato quindi soccorso dagli operatori del servizio 118 intervenuti rapidamente sul luogo dell'incidente e trasferito in ambulanza all'ospedale "Riuniti" di Anzio e Nettuno dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Ha riportato un trauma cranico, ma per fortuna le sue condizioni non sono gravi.
Sotto shock la donna che era la guida dell'autovettura coinvolta nell'incidente e che è stata medicata sul posto. «Ho sentito le sirene della polizia ha raccontato la signora - ma non capito da dove provenisse la macchina; ho rallentato e attraversato l'incrocio quando un certo punto ho sentito un gran botto e mi sono ritrovata con la macchina contro il muro. Non ci ho capito niente, ma è stato terribile».

I RILIEVI

In via Ponserico sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Nettuno.
Dopo aver isolato la zona hanno eseguito i rilievi per ricostruire la dinamica dell'incidente, ascoltato gli agenti della volante coinvolti e anche alcuni testimoni oculari. Il traffico nella zona di Ponserico è rimasto bloccato a lungo. Due ore dopo il corpo del bulgaro cinquantenne è stato rimosso e trasferito presso l'Istituto di medicina legale dell'Università di "Tor Vergata" a Roma dove nelle prossime ore sarà eseguito l'esame autoptico disposto dall'autorità giudiziaria.

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