Grazie allo stanziamento di 1,7 milioni dal Ministero sarà possibile, già da metà marzo, riprendere i lavori per il recupero definitivo e il ri-allestimento dell'edificio esistente, con l'idea, secondo quanto esposto dall'archeologo Renato Sebastiani, attuale responsabile del Museo, di permettere l'accesso per visite accompagnate a cantiere aperto, quindi ancor prima del termine dei lavori ma nella massima sicurezza.
Il nuovo allestimento riporterà alla collettività un museo interattivo, esperienziale, coinvolgente, che, complice la tecnologia, punta a reinserire gli antichi scafi all'ambiente marino e portuale cui originariamente erano collocati, attraverso l'utilizzo di screensaver, realtà virtuale, animazioni, percorsi multimediali e camminamenti in quota che permetteranno di fornire una vista privilegiata dall'alto.
Entro il 2019, termine perentorio per la chiusura dei lavori, il Museo delle Navi dovrebbe dunque esser rientrato a pieno titolo nei circuiti di visita internazionale, specie vista la posizione, involontariamente strategica, all'interno del sedime aeroportuale, proprio sullo stesso terreno alluvionale dove i relitti navali furono rinvenuti, "protetti da insabbiamento", durante i lavori di costruzione dell'Aeroporto Leonardo da Vinci, fra il 1958 e il 1965.
Le antiche navi romane ormeggiate al Museo delle Navi torneranno a raccontare di storia e d'avventura, saranno le prime ad accogliere i visitatori alla Porta Nord del nuovo Parco Archeologico di Ostia e Fiumicino.
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