I romani non amano il doppio cognome. Almeno, non quello doppio di mamma e papà. Dei 3.364 nuovi nati nella Capitale da giugno a dicembre 2022 solo in poco meno di due casi su 10 (il 14,24%) i genitori hanno optato per il cognome di tutti e due per il loro figlio o la loro figlia. Si è preferito più spesso (per 450 casi, il 13,38%), il cognome paterno-materno, mentre meno frequente è stata la soluzione cognome materno-paterno (23 casi, lo 0,68%). Solo per sei bimbi, invece, la scelta è ricaduta sul solo cognome materno.
Questi dati denotano nella Capitale un flop dell'operazione “doppio cognome”, sebbene la Corte Costituzionale proprio lo scorso anno abbia superato il sistema dell'attribuzione del cognome paterno ai figli perché ciò si traduce in una mancata eguaglianza tra i genitori.
Doppio cognome, primo neonato registrato a Roma. L'assessore: «Passo storico»
Il commento/ Doppio cognome da oggi (anche se non c'è la legge)
«La sentenza della Corte Costituzionale che lo scorso anno ha definitivamente superato l’automatismo dell'attribuzione del cognome paterno ai figli segna un passaggio sostanziale sul fronte del riconoscimento della parità di genere – commenta Andrea Catarci, assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e servizi al territorio per la città dei 15 minuti - Grazie agli ufficiali di stato civile dell’anagrafe, Roma Capitale ha assicurato immediatamente la puntuale applicazione della decisione dalla data di esecutività della stessa, garantendo ai genitori il diritto a una scelta paritaria e condivisa.