Bollette Roma, troppi arretrati: condomini in ginocchio. Crescono i casi di palazzi morosi

Bilanci in rosso per migliaia di euro su cui pesano i nuovi aumenti di gas ed energia

Bollette Roma, troppi arretrati: condomini in ginocchio. Crescono i casi di palazzi morosi
di Giampiero Valenza
4 Minuti di Lettura
Sabato 26 Novembre 2022, 06:11 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 18:11

In un condominio del Tuscolano si sono trovati con la minaccia della sospensione del gas semplicemente perché l'amministratore aveva tardato a pagare le bollette per saldare le fatture che aveva con i fornitori. E così i condòmini si sono messi di buona lena e hanno raccolto le adesioni per sfiduciarlo. Il nuovo amministratore si è trovato con i conti da rimettere in sesto, con il peso delle cartelle esattoriali e della società dei servizi che avrebbe tolto il gas da lì a poco.

Roma, protesta a Casal Bruciato: i residenti bloccano la strada per i termosifoni ghiacciati

Bollette non pagare, condomini in ginocchio


Queste scene si stanno ripetendo un po' dappertutto in città.

Da Nord a Sud. Siamo a Monteverde, dove a pochi passi dalla Portuense c'è stato chi si è trovato tra capo e collo un superdebito di qualche migliaia di euro per fatture non pagate in precedenza. E tutto questo monta il malumore tra i romani, tanto che gli amministratori di condominio registrano un aumento di richieste di preventivi: in pratica, vengono chiamati per avere proposte economiche da presentare in assemblea per spodestare gli amministratori precedenti. Un po' come quanto accade per le compagnie telefoniche dei cellulari: quando non piacciono più, si cambia. E così, anche figure storiche per un palazzo, possono essere mandate via in poco tempo: basta la maggioranza assoluta dei millesimi (e, spesso, la raccolta dei voti può essere l'unico grande ostacolo). Questa situazione la ammette la presidente dell'Anaci Roma, Rossana De Angelis. «C'è stata una crescita di almeno il 50% delle persone che ci chiedono un preventivo da presentare in assemblea - dice - È un fattore che però non dipende solo dalla pandemia, ma dal cambiamento del nostro lavoro. Servono persone specializzate e organizzate, anche perché spesso chi non riesce a stare al passo con le novità tributarie e legali alla fine può perdere più facilmente i suoi condomini».


I BILANCI
La pandemia ha reso tutto più complesso perché c'è stato l'esonero della presentazione del bilancio proprio nella fase emergenziale. E, quindi, ha spinto qualche palazzo a ritardare l'ok ai conti dell'anno.
«Ma questo non ha esonerato dalla convocazione dell'assemblea, tant'è che noi dell'Anaci abbiamo chiesto di chiudere comunque la contabilità entro i 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio», prosegue De Angelis. «Chi non ha presentato i bilanci si è trovato davanti a una situazione molto complessa da gestire», continua. «Sono capitati amministratori che si sono trovati a gestire i bilanci di tre anni tutti insieme - dice Giulio Paoloemilio, presidente della sezione romana dell'Aiac, l'associazione italiana degli amministratori di condomini - Questo è stato uno dei fattori che ha generato i problemi di bilancio». Francesco Sibilano è un amministratore che aderisce ad Anammi, l'Associazione nazional-europea amministratori d'immobili. E racconta di condizioni record in città: «Ci sono situazioni debitorie pazzesche che vanno dai 150 a 200 mila euro a condominio: soldi che da tempo aspettano i fornitori aspettano. Moltissimi condomini hanno alti debiti anche sulle ditte di pulizie e sulle manutenzioni».


LE BOLLETTE
In un palazzo dei Parioli vogliono vederci chiaro perché dal 2019 non vengono letti i contatori del gas e tutto viene fatto in acconto. In pratica, su consumi presunti. E anche questo fa crescere il malumore verso chi amministra il palazzo. Sa bene questa storia Guido Lanciano, avvocato, presidente dell'Unione Inquilini di Roma che ha tra le mani questo episodio. «Il suggerimento che posso dare - dice - è di controllare con attenzione le bollette che spessissimo si basano su consumi presunti. Qui il rischio è che si continui ad avere costi basati su consumi non reali, con acconti davvero pazzeschi».

giampiero.valenza@ilmessaggero.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA