Giallo sull'omicidio del bracconiere scambiato per cinghiale: nessuno degli amici ammette di aver sparato

Giallo sull'omicidio del bracconiere scambiato per cinghiale: nessuno degli amici ammette di aver sparato
di Emanuele Rossi
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Lunedì 11 Luglio 2016, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 18:08
Chi ha sparato quei due colpi di fucile automatico calibro 12 caricato a pallettoni che lo hanno centrato in pieno durante una battuta di caccia con altre persone? E’ morto così, dissanguato per una ferita all'inguine, Giovanni Pennacchioli, di Cerveteri, che l’altra notte era uscito con due amici per una battuta di caccia di frodo nei pressi della frazione Sasso, in località Cerqueto.

Forse i movimenti del bracconiere, nel buio, sono stati attribuiti a un cinghiale da uno del gruppo che ha premuto il grilletto. Il problema è che non si sa ancora chi abbia sparato. Sono ancora al lavoro per ricostruire esattamente l’accaduto i carabinieri della compagnia di Civitavecchia e al momento non si può escludere nulla. La Procura di Civitavecchia indaga per omicidio colposo. La vicenda però si tinge di giallo. Nessuno dei due bracconieri sentiti dai militari avrebbe ammesso di aver sparato col fucile. La loro versione è ancora al vaglio degli investigatori che hanno posto sotto sequestro i fucili usati l’altra notte più le altre armi possedute nelle loro abitazioni. E si sta cercando anche di capire se anche un altro cacciatore di frodo abbia partecipato alla battuta finita in tragedia.  Sarà l’esame autoptico disposto sulla salma, ora al Verano di Roma,  a fornire ulteriori dettagli agli inquirenti, così come naturalmente gli esami balistici. 

L’allarme è stato dato intorno alle 22.30.
Sul posto sono arrivati subito i militari e la polizia locale di Cerveteri che hanno dato il loro appoggio nell’effettuare i rilievi. La vittima abitava in un quartiere centrale della città ed era molto conosciuto nella zona.


 
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