A caccia nel pieno del parco archeologico e naturalistico dell'Inviolata. La prima uscita di assaggio della stagione venatoria per una coppia di Nerola, lei 53 anni e 55 lui, è finita con una denuncia penale fatta scattare dai carabinieri forestali di Guidonia Montecelio, in campo insieme con gli ispettori della Lipu per sorvegliare sul rispetto delle regole da parte dei cacciatori nei due week end di preapertura della stagione. Quando gli investigatori specializzati in tutela ambientale hanno sentito gli spari provenire dal cuore della riserva si sono messi subito sulle tracce dei bracconieri in azione. Poco dopo hanno trovato un'auto parcheggiata ai limiti di un sentieri e per trovare i due si sono dovuti inoltrare per circa quattrocento metri, fino alle sponde del primo laghetto di Tor Mastorta. Qui hanno trovato la coppia di cacciatori che aveva persino montato un capanno di quelli utilizzati per gli appostamenti in attesa delle prede. «Non sapevamo di trovarci in un parco», hanno provato a giustificarsi, eppure la riserva naturale di circa 500 ettari nel cuore di Guidonia Montecelio è stata istituita ventisette anni fa.
Roma, cacciatore con balestra e frecce fermato in Via di Settebagni
I carabinieri forestali come primo provvedimento hanno sequestro l'intero equipaggiamento: i due fucili semiautomatici che portavano al seguito e le relative munizioni calibro 12.
Gli uccelli illegalmente cacciati recuperati dai forestali alla fine sono state donate alla mensa della parrocchia di Villanova. I controlli saranno attivi anche durante il prossimo week end del 9 e 10 settembre, seconda due giorni di pre-apertura autorizzata dalla Regione limitatamente a tre specie. Mentre la data fissata per il via alla stagione 2023-2024 è il 17 settembre. Rimarrà aperta fino al 31 gennaio. Si potrà cacciare tre giorni per ogni settimana, che il titolare della licenza può scegliere fra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. A ciascuno è consentito abbattere in tutto il periodo complessivamente: non più di cinque capi per ogni specie di lepre europea e starna; non più di dieci capi della specie moriglione; non più di quindici capi della specie fagiano e tortora; non più di venti capi della specie beccaccia; non più di venticinque capi per ogni specie di beccaccino, canapiglia, codone, frullino, marzaiola, mestolone e quaglia; non più di cinquanta capi della specie allodola. Dal primo ottobre ogni cacciatore con la residenza anagrafica nel Lazio potrà inoltre usufruire di 20 giornate gratuite per cacciare la selvaggina migratoria, secondo un programma preciso a seconda delle specie.