Nel Lazio ci si ubriaca di più che nel resto d'Italia, con amari e superalcolici che fanno alzare il gomito specie delle donne in maniera preoccupante. E allarma anche il binge drinking, le ubriacate compulsive. La fotografia che viene dall'analisi 2023 dell'Epidemiologia e il monitoraggio alcol-correlato apre a uno scenario complesso per Roma, Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo. Lo studio è stato condotto dall'Istituto superiore di sanità e fa parte della valutazione dell'Osservatorio nazionale alcol per capire come evolve questa dipendenza tra gli italiani. L'analisi, che fa riferimento a dati del 2021, fa emergere come nel Lazio la prevalenza di consumatori di almeno una bevanda alcolica sia stata pari al 77,2% tra gli uomini e al 59,9% tra le donne. Se per i primi il dato è esattamente in media rispetto al resto della penisola, per le seconde no: in Italia, infatti, hanno alzato il gomito almeno una volta all'anno il 56,1% delle donne. Quanto al dettaglio dei consumi, il Lazio si caratterizza per avere le percentuali più alte rispetto al resto del Paese per tutte le categorie. Bevono vino il 67% degli uomini e il 48,1% delle donne rispetto al 65,7% e al 43,7% nazionale. Consumano birra un po' meno persone: il 63,2% degli uomini e il 41,2% delle donne (a fronte del dato complessivo del 64% e del 37,5%). Più alto anche il consumo di aperitivi alcolici (46,6% degli uomini e 31,3% delle donne) ma anche di amari: qui la percentuale schizza al 47,2% degli uomini (a livello nazionale è al 42,4%) e al 20,2% delle donne (contro il 18,3% nazionale). Anche sui superalcolici non si scherza: ne fanno uso il 41,1% dei maschi (contro il 37,8% complessivo) e il 16,2% delle femmine (contro il 15,6% dell'intero Paese).
Binge drinking, allarme tra le donne: nel Lazio si beve troppo
Il report dell’Istituto superiore di sanità: «Preoccupano le cosiddette abbuffate alcoliche spesso responsabili di incidenti stradali gravi»
di Giampiero Valenza
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Martedì 8 Agosto 2023, 07:12
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