Bimbo morto a 2 mesi per «scuotimento», indagata la madre. La difesa: «Lei è inciampata e lui è caduto»

La Procura di Foggia ha aperto un fascicolo ipotizzando l’omicidio colposo

Bimbo morto a 2 mesi per scuotimento, indagata la madre. La difesa: «Lei è inciampata e lui è caduto»
di Michela Allegri
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Venerdì 23 Giugno 2023, 00:10

La mamma continua a raccontare disperata che il suo bambino, di soli due mesi, è caduto dal passeggino e ha sbattuto la testa. Ma, almeno come atto dovuto, la procura di Roma - su disposizione di quella di Foggia, che ha aperto un fascicolo sul caso - ha iscritto il nome della donna sul registro degli indagati prima con l’accusa di maltrattamenti e poi con quella di omicidio colposo. L’ipotesi di reato è stata modificata dai magistrati foggiani dopo il decesso del piccolo, avvenuto due giorni fa al policlinico Gemelli di Roma, dove era stato trasferito in condizioni disperate. Oggi i pubblici ministeri incaricheranno il medico legale di effettuare l’autopsia, per stabilire le cause della morte. Una prima ipotesi fatta dai medici, appena visitato il neonato, era che il piccolo soffrisse della “sindrome del bambino scosso” e hanno rilevato anche la presenza di un trauma cranico che potrebbe essere stato fatale.

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L’AUTOPSIA

Nella Capitale, il fascicolo è stato assegnato al pool dei pm anti-violenza, che si occuperanno solo degli atti urgenti, prima di rispedire il fascicolo ai magistrati di Foggia. L’autopsia sarà fondamentale per stabilire se la madre del piccolo abbia delle responsabilità colpose o dolose: l’accertamento servirà per chiarire se il neonato sia deceduto per un malore, a causa della disattenzione della donna, o a causa di un gesto violento.
La versione della madre, che ha 46 anni e abita a Foggia, è stata riferita dal suo avvocato, Michele Sodrio.

La donna ha raccontato che il presunto incidente risale al 17 giugno e sarebbe avvenuto a Vico del Gargano, dove era in visita ad alcuni parenti. Durante una passeggiata insieme al piccolo sarebbe inciampata per strada, mentre percorreva una discesa ripida: il bimbo sarebbe volato fuori dal passeggino e sarebbe caduto a terra sbattendo la testa. Sarebbe quindi stato trasportato d’urgenza agli ospedali riuniti di Foggia, dove i medici che lo hanno preso in cura, dopo i primi accertamenti, si sono resi conto che non avevano le strumentazioni adatte a curare il neonato. È stati quindi disposto il trasferimento d’urgenza in elicottero al Policlinico Gemelli di Roma. Le condizioni, però, erano disperate: il piccolo è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica, ma il quadro clinico era già troppo compromesso. Le lesioni alla testa erano profonde e gravi. Nonostante le cure dei medici, per il bimbo non c’è stato nulla da fare. Sul caso indaga la Squadra mobile di Foggia. Nei prossimi giorni dovrebbe essere ascontata la mamma del bambino.

IL LEGALE

«Con grande fatica emotiva e psicologica sono riuscito a ricostruire l’accaduto con la mia cliente e anche sulla base di quanto hanno visto numerosi testimoni - ha dichiarato il legale - Si è trattato di una tragica e incredibile fatalità, che ha causato la morte del bambino, che stava benissimo ed era amato ed accudito perfettamente». L’avvocato ha anche raccontato che la mamma è una donna single, «che ha fatto nei mesi scorsi una scelta coraggiosa e straordinaria, quella cioè di avere un figlio con la fecondazione eterologa, e quindi questo bellissimo bambino era più amato che mai». Il legale ha indicato alla Procura una serie di testimoni da sentire, che avrebbero assistito all’incidente. «Mentre spingeva il passeggino con il neonato - ha ricostruito l’avvocato - la mamma è inciampata e il piccolo è caduto battendo violentemente la testa sull’asfalto, riportando gravissime lesioni. Trasportato d’urgenza in ospedale a Foggia, il neonato è stato trasferito poi in elicottero al Policlinico Gemelli di Roma in un disperato tentativo di salvargli la vita, senza esito». Il legale parla di «tragica e incredibile fatalità, che ha causato la morte del bambino che stava benissimo ed era accudito con amore. La mia cliente e tutti i suoi parenti sono distrutti dal dolore. Sono certo che i risultati dell’autopsia risolveranno ogni dubbio. Resta solo il dolore indescrivibile di una madre distrutta». La donna ha acconsentito alla donazione degli organi.
 

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