Benzina, quanto costa a Roma al servito? Prezzi più cari a Magliana, si risparmia al Prenestino. La mappa

Convenienti Appia, San Giovanni e Eur Peggio a Portuense, Prati e corso Francia

Benzina, quanto costa a Roma al servito? Prezzi più cari a Magliana, si risparmia al Prenestino. La mappa
di Giampiero Valenza
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Giovedì 6 Luglio 2023, 00:47

A viale Bruno Buozzi un distributore mette la benzina a 2,084 euro al litro. Su via Portuense un altro la fa a 2,064. E il viaggio del romano per andare a risparmiare si fa lungo: a via della Pisana lo stesso marchio la vende a 1,814 euro al litro. E nei distributori più convenienti della città c’è sempre la fila. Gli affari vengono presi al volo quando i prezzi sono bassi, e basta un centesimo in più per far scattare la selezione. Al Quadraro, poco prima della salita che porta verso Arco di Travertino, c’è il distributore: lì la benzina è a 1,839. Basta girare l’angolo e un altro mette lo stesso prodotto a 1,779. Antonello scende dalla sua auto, fa rifornimento e non sa che pesci prendere.

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«Tutte le volte per me è una scommessa - dice - Viaggio molto per Roma e quando devo fare il pieno di benzina è sempre molto difficile perché dovrei comparare i diversi prezzi.

Così ho scelto di farlo al primo distributore di benzina, sapendo che ogni tanto potrò risparmiare, altre volte pagherò un po’ di più. Me ne sono fatto una ragione. Poi c’è il sovrapprezzo del servito, una tassa».


L’ANALISI
Secondo l’app Prezzi Benzina la città ha aree più o meno convenienti, ma è tutto a macchia di leopardo: ci sono consolari o quartieri dove si può fare il pieno a un prezzo ragionevole e altre dove invece si rischia il salasso. Due sono le consolari dove i distributori mettono il prezzo più concorrenziale: via Prenestina, via Appia e poi i quartieri di San Giovanni e l’Eur. Le zone più care, invece, sono Magliana, Portuense, Prati e Corso Francia. «I prezzi dei carburanti stanno salendo in tutta Italia e Roma non fa certo eccezione - dice Furio Truzzi, presidente di Assoutenti - La Capitale, tuttavia, vanta oltre 800 impianti sul territorio comunale e oltre 2.000 nell’intera provincia, un numero di distributori che permette di diversificare e contenere i listini alla pompa». Una condizione che gli stessi consumatori vedono come un’opportunità per cercare di cavalcare l’occasione e, quindi, evitare di lasciarci lo stipendio per gli spostamenti più lenti nel traffico della Capitale. Più teorica che reale.


«I prezzi - aggiunge Truzzi - sono estremamente diversificati in città e dipendono da diverse variabili: la presenza di più distributori su una stessa strada o nello stesso quartiere gioca un ruolo fondamentale nel tenere bassi i listini al pubblico, e nelle periferie il costo di benzina e gasolio è nettamente inferiore rispetto a quello praticato nelle zone centrali, sul Lungotevere o nei quartieri più esclusivi della capitale». 


LE SPESE
Ma quanto costa, al consumatore, la concorrenza dei diversi marchi di benzina e diesel? Il presidente di Assoutenti sottolinea che una differenza di prezzo di 10 centesimi di euro al litro, «equivale a una maggiore spesa da 5 euro a pieno, che a fine anno pesa per 120 euro sulle tasche di ogni singolo automobilista, considerata una media di due pieni al mese». Soldi, quindi, che possono essere risparmiati non fermandosi davanti al primo che capita.

giampiero.valenza@ilmessaggero.it
 

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