Da una parte un maxi concorsone per reclutare e assumere 800 nuovi vigili urbani per Roma. Dall'altra, un mini concorsino, per assumerne solo 10. Ma fatto dalla Città Metropolitana di Roma.
LA LISTA DEGLI IDONEI
Lo strano caso del concorsino per i vigili urbani fatto da Palazzo Valentini finisce al centro della denuncia dell'ex assessore al Personale della Giunta Raggi, Antonio De Santis.
Il nodo è quello dell'elenco degli idonei. Sinteticamente: quando si bandiscono dei concorsi, il numero delle persone che si candida è spesso molto più consistente rispetto al quantitativo di posti effettivamente disponibile. E, dopo le prove di esame, si forma una lista di tutti quelli che hanno i requisiti per essere assunti, gli idonei, appunto, che determinano una graduatoria composta da tutti quelli assumibili, a partire, ovviamente, da chi ha conseguito i punteggi più alti. Questa lista, la cui validità è di due anni, è quella dalla quale non solo vengono assunti i vincitori ma crea anche una specie di "riserva" da cui sia chi ha bandito il concorso, sia altri Enti locali, possono attingere per fare ulteriori assunzioni.
Spiega De Santis: «C'è quanto meno una mancanza di comunicazione tra Gualtieri sindaco di Città Metropolitana e Gualtieri sindaco di Roma.
Non si spiega altrimenti la surreale decisione del primo di indire un concorso per l'assunzione di 10 agenti di Polizia Locale a fronte di una selezione pubblica per 800 agenti di Polizia Locale bandita dal secondo e appena conclusasi.