Nello specifico viene ricordata la vicenda giudiziaria del sindaco di Anguillara e risaltente a nove anni fa. La Anselmo subì una condanna per calunna, la pena fu condonata ed estinta in virtù dell'indulto, non compare sul casellario giudiziale ma la vicenda è riemersa dopo che una lettera "anonima" è stata recapitata in Comune facendo (inevitabilmente) accendere i riflettori.
A difendere oggi l'Anselmo, sono i suoi consiglieri: «In questa ormai famosa busta anonima era presente una sentenza che vedeva condannata la signora Sabrina Anselmo nel 2008 per un fatto risalente al 2006, quindi di 11 anni fa - affermano gli eletti - Dobbiamo sicuramente spiegazioni sulla mancata divulgazione dell'accaduto nel periodo antecedente all'invio di queste buste anonime». «La condanna in questione- proseguono ancora - veniva dal giudice dell'udienza preliminare estinta con pena condonata e per tale motivo non trascrivibile sul casellario giudiziale. Non possiamo spiegare nel dettaglio del processo poiché ci sono persone terze coinvolte alle quali dobbiamo garantire il diritto alla privacy. In virtù di quanto esposto, forse sbagliando valutando la faccenda estremamente personale e non politica, Sabrina non ha ritenuto necessario comunicare ufficialmente ai vertici del Movimento il fatto».
Poi l'affondo: «Il giorno in cui è arrivata questa lettera anonima in Comune, abbiamo subito avvertito il Movimento cinque stelle dell'accaduto sperando di trovare in loro un appoggio, cosa che purtroppo (giusto o sbagliato lasciamo a voi il giudizio) non è avvenuta. Per primi abbiamo comunicato quanto avvenuto, azione secondo il nostro parere di correttezza verso la cittadinanza anche per dimostrare a chi ha commesso questo gesto che noi non abbiamo paura e non cediamo a certi ricatti osceni».
Insomma di politico in questa vicenda che ha investito la Anselmo - a detta dei consiglieri - c'è ben poco. Le lettere ma anche i risvolti sono riconducibili alla sfera del «gossip» o a una «vigliaccheria», mentre il sindaco ha mostrato di saper lavorare onestamente. Pertanto il post su Facebook non poteva avere epilogo diverso: «L'amministrazione - chiudono i consiglieri - andrà avanti con o senza Movimento 5 Stelle».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout