Roma, acqua potabile in casa: svolta per 7.300 residenti (in 5 zone della Capitale)

Partiti i lavori di Comune e Acea per nuove condotte idriche

Roma, acqua potabile in casa: svolta per 7.300 residenti (in 5 zone della Capitale)
di Fernando M. Magliaro
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Domenica 24 Marzo 2024, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 12:56
Sono oltre 7.300 i romani che stanno per avere l'acqua potabile. Dopo decenni di attesa, infatti, le problematiche burocratiche che avevano bloccato l'arrivo dell'acqua corrente, obbligando la gente a muoversi ancora con le damigiane, sono risolte. Il primo cantiere è partito da 48 ore a Fosso dell'Osa, fra Prenestina e Collatina all'altezza di Lunghezza, dove il Comune e Acea stanno realizzando condotte idriche e fognarie.

16 MILIONI DI EURO

In totale, per portare acqua e fogne in 5 diverse zone di Roma e servire oltre 7.500 residenti, il Campidoglio investirà circa 16,3 milioni di euro. Si tratta di Fosso dell'Osa (1,6 milioni), Fosso San Giuliano (zona Castelverde, 6,2 milioni), Tragliatella (zona Aurelio/Santa Maria di Galeria, 1,1 milioni), "Cava Pace" (zona Ardeatina, 1,8 milioni) e, infine, Giustiniana (zona Cassia, 5,6 milioni). In tutto, come detto, significa acqua e fogne per almeno 7.500 residenti.

«SOLO L'INIZIO»

All'apertura del cantiere a Fosso dell'Osa, che servirà oltre 1.100 abitanti, erano presenti, fra gli altri, gli assessori ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini, e all'Urbanistica, Maurizio Veloccia.
Da Acea spiegano tecnicamente l'intervento: i lavori di ampliamento della rete idrica potabile su via del Passo del Lupo, via Mogliano, via Cartoceto, via Tavullia, via Piandimeleto, via Sassocorvaro, via Offida, via Moresco, via Montelabbate e via Piobbico. In totale, saranno posati circa 1.700 metri di tubi che si allacceranno alle condotte idriche di via Polense.
«Questo è solo un inizio», spiega Segnalini che aggiunge: «Partiamo infatti da questi primi quartieri della città, per proseguire in futuro anche negli altri che, ancora nel 2024 sono privi di acqua potabile nelle case e di fognature adeguate. Con questa iniziativa restituiamo la dignità e il diritto di godere dei servizi essenziali ai cittadini. Lo scorso anno con Acea abbiamo completato il Collettore Crescenza nella zona di Roma nord, dove con un investimento di 55 milioni abbiamo portato rete idrica e fognaria a 80mila persone in attesa da 20 anni. Lavoriamo per eliminare sempre di più la distanza tra centro e periferia, e per migliorare la città in termini di vivibilità, sostenibilità e soprattutto di equità sociale».

«PIANO STRATEGICO»

Parla di «piano strategico», Veloccia: «Con questi interventi realizziamo opere di urbanizzazione primaria nelle periferie più fragili della città, dove mancano da decenni. Questo è il primo tassello di un piano strategico che ci consentirà di sbloccare la paralisi della realizzazione di opere primarie in alcune zone che dura da oltre 10 anni e che coinvolgerà anche altri soggetti pubblici. Contestualmente stiamo portando avanti una importante proposta di revisione del ruolo delle Associazioni dei consorzi di recupero urbano per coinvolgere i cittadini nelle scelte riguardanti i loro quartieri».

I PROSSIMI CANTIERI

Dopo Fosso dell'Osa, verranno aperti i cantieri nelle altre zone della città: si tratta quasi sempre di vecchi nuclei di edilizia abusiva, come nel caso di Cava Pace sull'Ardeatina, dove abitano più di mille e 600 persone. O comunque di aree disagiate, come la Giustiniana sulla Cassia, dove da decenni gli oltre 400 residenti sono in attesa delle fogne.
A Tragliatella, ad esempio, in aperta campagna fra l'Aurelia da una parte e la Braccianese Clausia, sarà completata la realizzazione del depuratore con un costo di 1,1 milioni di euro. Dopo di che, a questo intervento, seguiranno quelli sulla rete fognaria e su quella idrica che serviranno i quasi 4mila residenti.
A Fosso San Giuliano, area fra Corcolle e Castelverde, i quasi 500 residenti vedranno realizzato sia l'allaccio in fogna che l'arrivo dell'acqua potabile.
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