Contatti per arrivare al Dipartimento amministrazione penitenziaria e far trasferire Lele Macchi di Cellere da Rebibbia ad un nuovo carcere. Nelle ultime settimane prima dei nuovi arresti, il gruppo responsabile del sequestro finito nell’omicidio di Silvio Fanella (cassiere di Gennaro Mokbel e detentore di almeno una parte del tesoro) cerca di far cambiare carcere all’ex militante degli anni ’70. Macchi, fondatore del Movimento rivoluzionario popolare, è malato da tempo, ma i contatti sembrano andare oltre la semplice segnalazione.
«NEGLI ANNI ’70 PAGAVO»
E’ lo stesso Macchi a parlare col fratello Umberto di come potrebbe muoversi il loro avvocato, del quale Lele non sembra più fidarsi.
L’AIUTO DI ABRIGNANI
Sebbene rischi lui stesso il carcere per gli stessi fatti (ieri è stato arrestato) si mobilita anche Manlio Denaro che, si legge nell’informativa della Squadra mobile di Roma, «contatta il suo amico parlamentare Ignazio Abrignani», parlamentare di Forza Italia. Denaro: «Lui sta ancora al transito non è in infermeria... ha un braccio paralizzato...non vivrà molto»; Abrignani: «Provo a sentire la Polverini, intanto se riesce a spostarmelo... perchè lei conosce il direttore di Rebibbia... capito? vediamo se in tanto riusciamo a spostarlo in infermeria prima di andarlo a trovare insomma».
A mettersi a disposizione per aiutare Macchi sarebbero anche altri, gliene parla il secondo fratello, Gianluigi, riferendo di una dirigente di Rebibbia, Alessia Rampazzi. Gianluigi: «La Rampazzi è sollecitata, è sensibile, è disponibile, è sollecitata pure da quell’altra amica di Germanella (Germana De Angelis, ndr), ieri gli ha telefonato ha dato il numero di cellulare a Emilio e gli ha dato dei consigli su come “avvicinare il Dap” addirittura questo ha fatto!». Qualche aiuto arriverebbe anche da fuori Roma. Gianluigi: «Questa di Sulmona, la direttrice, una volta a settimana viene qua, io con Germanella la sento spesso viene una volta a settimana qua e quando viene qua parla con la Rampazzi».
Emanuele: «Perfetto, va bè non…»; Gianluigi: «Ieri, ieri come ti dicevo prima, questa qui di Sulmona ha dato due nomi del Dap da contattare a Emilio (uno dei legali di Macchi, ndr) che vanno contattati per sollecitare la cosa».