Roma, prefetto annulla trascrizioni dei 16 matrimoni contratti all'estero

Roma, prefetto annulla trascrizioni dei 16 matrimoni contratti all'estero
di Simone Canettieri
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Venerdì 31 Ottobre 2014, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 19:59

Quei matrimoni non s'hanno da fare. Il prefetto Giuseppe Pecoraro con un decreto inviato al sindaco di Roma ha annullato la trascrizione di sedici nozze gay registrate all'estero, avvenuta lo scorso 18 ottobre. Ma dal Campidoglio fanno sapere che al momento Marino si prenderà tutto il tempo necessario previsto dalla legge prima di procedere.

Secondo quanto riporta la lettera inviata dal prefetto al sindaco, ora il Comune avrà sessanta giorni di tempo per ricorrere al Tar e 120 per appellarsi al presidente della Repubblica.

Il chirurgo dem ha registrato un videomessaggio, dove spiega la strategia di Palazzo Senatorio per difendere «un atto d'amore in linea con l'Europa».

E rilancia: «Al momento abbiamo dato mandato ai nostri uffici qui in Campidoglio di fare un approfondimento, di studiare le carte e quindi in

questo momento non accettiamo l'ordine del prefetto di Roma di cancellare le trascrizioni già avvenute». Intanto il Comune lancia l'hasthag #RomaNonCancella. E Marino scrive: «Non capisco come l'esistenza di una coppia che si ama sia una questione di ordine pubblico».


La Rete lenford, l'Avvocatura per i diritti Lgbt, secondo quanto si apprende, sta depositando al Tar il ricorso delle 16 coppie di cui il sindaco Ignazio Marino ha «officiato» la trascrizioni delle nozze celebrate all'estero. Parla, invece, di atto dovuto l'ex sindaco Gianni Alemanno, ora esponente di Fratelli d'Italia: «Così si riporta la legalità a Roma».

«L'atto di annullamento da parte del Prefetto è un attacco durissimo contro i gay da parte del Governo Renzi», afferma Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center.

Il sindaco di New York chiama Marino. Il sindaco di New York Bill De Blasio ha chiamato Ignazio Marino, a quanto si apprende, per complimentarsi per «la posizione forte e coraggiosa» presa sulla questione della trascrizione dei matrimoni gay contratti all'estero. De Blasio ha consigliato: «Amico mio vai avanti, perchè una battaglia giusta». Il sindaco della Grande Mela aveva visitato il Campidoglio la scorsa estate. E su Twitter il sindaco di New York ha scritto: «Grazie al Sindaco della Città Eterna, IgnazioMarino, per riconoscere il valore eterno dei diritti umani . Ci vuole coraggio per cambiare».


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