Si erano messi d’accordo con un paio di messaggi, avevano pattuito l’incontro e la relativa cifra per la prestazione e si erano infine dati appuntamento in un bilocale di via Baudelaire, fra il Laurentino e Fosso Ostiense, ma appena il “cliente” ha messo piede nell’appartamento le cose sono cambiate. Pomeriggio da incubo culminato poi con un ricovero in ospedale per diverse fratture che la vittima si è cagionata nel tentativo di fuggire. La proprietaria di casa, una brasiliana transessuale di 32 anni che da tempo esercita la professione, pare avesse già programmato tutto perché quando il suo cliente è arrivato, lo ha di fatto sequestrato minacciandolo di morte se non gli avesse dato 150 euro. Non si è consumato nessun rapporto per quello che poi hanno potuto accertare i carabinieri del Nucleo radiomobile che, intervenuti sul posto, hanno fermato la brasiliana con l’accusa di lesioni e sequestro di persona a scopo di estorsione.
LA DINAMICA
Tutto risale al pomeriggio di venerdì quando un italiano di 33 anni, incensurato, si mette d’accordo con quella che diverrà la sua aguzzina.
Di certo la vittima, riuscendo a divincolarsi, trovando una porta-finestra aperta, è corso sul balcone e da lì, senza guardarsi indietro, si è lanciato di sotto. Fortunatamente l’appartamento si trova al primo piano ma la caduta è stata comunque rovinosa. Il 33enne lanciandosi a candela e atterrando con i piedi si è rotto entrambi i calcagni. Ad avvisare i militari dell’Arma sono stati alcuni condomini del palazzo che hanno soccorso l’italiano. L’intervento immediato dei carabinieri ha impedito la fuga della trans brasiliana che non ha dato alcun tipo di giustificazione di quanto accaduto. Anche la vittima, in un primo momento, ha provato a raccontare un’altra storia fingendo quasi un tentato suicidio invece che rivelare, come poi ha fatto, alcuni parziali dettagli dell’appuntamento che aveva concordato poche ore prima.
LA PERQUISIZIONE
In casa i militari, a seguito della perquisizione, non hanno trovato né droga né armi. L’appartamento era tuttavia completamente a soqquadro. I condomini sono rimasti perplessi perché pur avendo capito l’attività che la brasiliana svolgeva in casa non hanno mai avuto problemi. Alcuni di loro hanno sentito delle grida prima di vedere la vittima distesa nel cortile, come se ci fosse stata un’accesa discussione. E di fatto considerata la dinamica i due hanno sono arrivati anche alle mani. Segni evidenti sono stati trovati sia sulla trans brasiliana che sul suo cliente portato poi in ospedale e dimesso con una prognosi superiore ai 30 giorni.