Roma, il calvario di viale Tiziano. Residenti disperati: «Il tram fa tremare il letto. Non si dorme la notte»

«Non si dorme più, malgrado i lavori non è cambiato niente»

Viale Tiziano: «Rumore, guasti e traffico in tilt, la nostra vita stravolta dal tram»
di Fernando M. Magliaro
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Sabato 8 Luglio 2023, 22:35 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 08:12

«È davvero un disastro. È difficile pure dormire. Ci avevano promesso che coi lavori avrebbero sistemato tutto. L’effetto è durato forse 10 giorni. Ora persino il letto vibra quando passa il tram. E siamo pure su un rettilineo». Giovanna è un fiume in piena. Esce dalla tintoria a viale Pinturicchio e del tram non vuol nemmeno sentir parlare. 
Insieme a Giovanna c’è la sua amica Laura: «I tecnici venissero a stare una settimana qui: vibra tutto, il letto, i bicchieri, il lampadario, le bottiglie, le pentole, gli arredi in salotto». 


I PROBLEMI

Il viaggio lungo viale Tiziano e viale Pinturicchio riconsegna una serie di lamentele comuni da parte dei residenti e dei commercianti. La prima, lo stridore «insopportabile» delle ruote del tram 2 quando fa le curve. 
Poi, le vibrazioni che si sentono nelle case: dal primo all’ultimo piano, ogni tram che passa fa vibrare bicchieri e piatti, muovere i lampadari, i pavimenti, «come se avessimo un mini terremoto» a ogni transito, spiega Luca. 
Terzo: la strada che si distrugge dopo pochi giorni, frenate e accelerazioni finiscono per rovinare l’asfalto che si deforma.


Ultimo, e può sembrare un paradosso in un percorso protetto da una specie di barriera invalicabile, il traffico. Ci sono alcuni punti del tracciato - in corrispondenza di piazzale Manila - dove capita che il tram, rimasto bloccato per il traffico delle auto, finisca a sua volta per avere un effetto moltiplicatore, rimanendo incastrato fra le vetture.
Le voci delle persone sono praticamente un coro all’unisono: il tram non funziona.

E il fatto che il 2 sia fra le linee più disgraziate della città diventa quasi un salvataggio: «E meno male che è sempre rotto», dice Ciro del ristorante Mustò dove sta sistemando i tavoli per il servizio serale. «Devo dire che nei primissimi giorni dopo i lavori di sostituzione dei binari, si sentiva un po’ meno».

Ma «nel giro di poco le vibrazioni sono ricominciate come il rumore insopportabile quando il tram fa la curva o quando frena», spiega Pierpaolo, fuori dalla farmacia di viale Pinturicchio.

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IL PESO DELLE VETTURE

«Ho letto la vostra intervista di qualche giorno fa al professore della Sapienza (Guido Gentile, docente di ingegneria dei Trasporti, ndr) e mi è sembrata molto precisa», dice Angelo, studente di ingnegneria che vive in viale Pinturicchio. «Io credo che un elemento negativo sia il peso delle vetture. Quelle antiche, oggi fanno il servizio di “ristotram”, pesavano una quindicina di tonnellate in tutto. Queste di oggi superano le 56. Di fatto è un treno a tutti gli effetti. Pesa e il peso distrugge il binario con grandissima velocità, rovina l’asfalto, fa vibrare i palazzi e provoca in curva lo stridio di cui qui ci lamentiamo tutti».


«Che vuole che le dica? Questo tram è un disastro. Davvero, il fatto che funzioni poco «è la nostra unica salvezza», dice Gianluca che porta al guinzaglio Yugo. Dentro al Caffè Pinturicchio fa fresco: «Qui i disagi causati dal tram si moltiplicano a causa della curva - dice riferendosi al tratto che da viale Tiziano immette su viale Pinturicchio - e va anche peggio all’uscita da piazza Mancini». Gli fa eco Diego che da dietro il bancone rilancia: «Qui si lamentano tutti». 


«Dobbiamo fare attenzione alle bottiglie. Devono essere messe bene in ordine. Se ne rimane una in bilico, quando passa il tram cade, non è il massimo per i clienti che sono infastiditi dal rumore» dice uno dei ristoratori della zona. 
 

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