Roma, maxi-rissa a corso Trieste: cosa è successo? «La strada come un ring, calci in testa a chi cadeva»

Il racconto di una testimone che ha assistito alla lite nella notte tra sabato e domenica: «Ho avuto paura, potevano colpire anche me»

Roma, maxi-rissa a corso Trieste. «La strada come un ring, calci in testa a chi cadeva»
di Giovanni Sofia
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Martedì 26 Settembre 2023, 06:39 - Ultimo aggiornamento: 07:09

È la notte tra sabato e domenica, S. C, 30 anni, ha appena salutato gli amici, sta tornando a casa. Una serata come tante, dopo una settimana di lavoro, attraversa Corso Trieste, non lontano da piazza Istria. All'improvviso sente gente urlare, ragazze piangere all'altezza dello slargo su via Ufente. Si ferma, è paralizzato dalla paura: la maxi-rissa è scoppiata già da diversi minuti. «Ho poi scoperto che era iniziata in un cocktail bar sul Corso, poco distante, dove alcune ragazze erano state insultate da un gruppo di giovani per avere occupato il bagno per troppo tempo». Un motivo banale, in uno dei salotti buoni della città. Basta poco ad accendere la miccia e far scattare il finimondo. I gestori del locale cacciano i facinorosi, ma non è sufficiente e in breve è la strada a diventare un ring. Il gruppo percorre alcuni metri e gira l'angolo. «È lì, in via Ufente, davanti a un altro bar frequentato soprattutto da studenti che ho visto una ventina di persone proseguire nella battaglia. Si lanciavano sedie e tavolini, ovviamente mi sono spaventato. Alcuni ragazzi sono finiti contro le vetrine e le automobili parcheggiate, mentre chi aveva la sfortuna di cadere a terra veniva preso a calci in testa. Poteva scapparci il morto».

LA DINAMICA

Due gruppi distinti, ma un una costante: «Avevano tutti l'accento romano».

Un paio di minuti e quasi per caso passa una volante della polizia, solo a quel punto la folla si disperde. A terra rimangono i feriti, sono tre. «Mi sono avvicinato a quello che a mio avviso versava nelle condizioni peggiori, aveva un profondo taglio sulla nuca perché era stato colpito con una sedia. Un'altra ragazza ha chiamato l'ambulanza». A soccorrerlo arriva anche una terza persona: «Si è qualificato come un volontario della Croce Rossa, ha visto la ferita ed è corso in macchina a prendere la cassettina del pronto soccorso. Una volta tornato, ha disinfettato il taglio». L'ambulanza arriva in un baleno.

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GLI ABITANTI

«Quel giovane è stato l'unico a essere portato via dai medici», sarà medicato all'Umberto I, non versa in gravi condizioni. «Gli altri due si sono rialzati e se ne sono andati». Intorno macerie. Su Corso Trieste così come all'angolo. E ovviamente, la rabbia della titolare del piccolo locale di via Ufente, estraneo alla vicenda, e costretto a subire i danni (sedie rotte e un tavolino). Poi ci sono le proteste incessanti dei residenti, esasperati dalla situazione apparentemente senza uscita. «Sono scesi in strada per spostare le macchine - prosegue S. C. - si lamentavano di uno scenario diventato ormai endemico. Spiegavano come il fine settimana queste strade diventassero terra di nessuno». Pochi controlli, segnalazioni ignorate e danni a vetture ed edifici scoperti molto spesso solo la mattina successiva, quando risalire ai responsabili diventa complicato. Ma questa volta potrebbe andare diversamente. La polizia, infatti, sta visionando le immagini delle telecamere degli esercizi commerciali della zona e presto potrebbe chiudere il cerchio sugli autori del raid.
 

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