Roma, al liceo Nomentano poche aule e alunni respinti: l'ira delle famiglie per le 210 domande di iscrizione rifiutate su 356

Da tempo l'istituto di via della Bufalotta lotta con la mancanza di spazi, ma di anno in anno la situazione è peggiorata

Roma, al liceo Nomentano poche aule e alunni respinti: l'ira delle famiglie per le 210 domande di iscrizione rifiutate su 356
di Raffaella Troili
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Sabato 19 Febbraio 2022, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 16:08

Iscrizioni respinte e genitori nel panico. Intanto sale l'ansia, il tempo stringe e non ci sono certezze. Al liceo Nomentano sono 210 le iscrizioni già respinte, sulle 356 arrivate. Da tempo l'istituto di via della Bufalotta lotta con la mancanza di spazi, ma di anno in anno la situazione è peggiorata, le aule prese in prestito da altri istituti grazie a Città metropolitana non si trovano più, la coperta è corta, la burocrazia lunga. Ogni anno si ripete la stessa storia: gli spazi sono insufficienti, la stragrande maggioranza delle richieste non può essere accettata.

Racconta un genitore: «A gennaio ho fatto l'iscrizione di mia figlia al primo anno del Liceo Scientifico Nomentano.

Avevo scelto l'opzione Matematico presso la sede centrale, abitando noi a circa 300 metri. Il 14 febbraio sono uscite le graduatorie provvisorie, da cui si evince che l'istituto non avvierà alcuna sessione di Matematico nella sede centrale, malgrado le 50 richieste ricevute, ma solo una sezione di Tradizionale e una di Scienze Applicate. Della possibilità che uno dei percorsi potesse non partire non c'era traccia né sul sito dell'istituto né su quello del Ministero».

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Le testimonianze

Insomma i genitori si sentivano abbastanza protetti. «Invece scopriamo poi che la scuola sapeva sin da prima delle iscrizioni di avere a disposizione solo 2 aule nella sede centrale, e di aver deciso comunque di rendere disponibili tutte e tre le opzioni, riservandosi poi di decidere quale avviare e quale no. Così 50 famiglie che avevano selezionato l'indirizzo Matematico, tra cui la mia, hanno perso la lotteria del Nomentano scegliendo l'opzione sbagliata. Ora siamo tagliati fuori da tutto perché non possiamo neanche rientrare nelle altre 2 graduatorie».

Unica alternativa andare altrove, ma non è facile «vista l'indisponibilità ad accettare iscrizioni da parte di tutti gli altri licei scientifici della zona che soffrono dello stesso problema di mancanza di locali adeguati». Il genitore sottolinea un altro aspetto: «Un conto è rimanere escluso da una graduatoria perché il numero di richieste è superiore ai posti disponibili, un altro è sapere che la graduatoria a cui ti sei iscritta (e posizionata nelle prime posizioni) viene semplicemente annullata per problemi di cui si era già a conoscenza. Cancellato il percorso Matematico, cancellato il diritto allo studio».

«Nostra figlia in questa graduatoria fantasma del Matematico è al 32esimo posto ma la cosa assurda è che noi avevamo indicato anche la seconda sede, come seconda opzione e in questa sono state prese persone che abitano molto più lontano, che l'avevano indicata come prima sede», segnala Marianna Rascente, che ha chiesto aiuto anche al Comune di Roma.

La carenza

Di fatto l'indirizzo Matematico particolarmente gettonato è stato una vera lotteria, molte famiglie sono rimaste del tutto escluse dalla scuola avendo scelto l'indirizzo sbagliato. «Non ci resta che cercare un istituto tecnico professionale, oppure cercare un altro liceo magari a 10-15 km di distanza, vista l'indisponibilità ad accettare iscrizioni da parte di tutti gli altri licei scientifici della zona che soffrono dello stesso problema di mancanza di locali adeguati». Cancellato il percorso matematico oltre alla ricerca di un'altra sede i genitori per la prima volta mettono in luce una mancanza di spazi e locali idonei sul territorio. Forse è ora che la capitale si doti di strutture all'avanguardia o quantomeno in grado di garantire il diritto allo studio, se possibile a pochi metri da casa.
«È inaudito - tuona Manuel Bartolomeo Capogruppo Fratelli d'Italia del III municipio -. Chiederò alla prima commissione utile di trovare degli spazi disponibili per far studiare i ragazzi che hanno presentato regolare iscrizione e che oggi rischiano di non poter iniziare le scuole superiori».

 

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