Premio Vesta, Valeria Gargiullo si aggiudica il premio in Campidoglio

Premio Vesta, Valeria Gargiullo si aggiudica il premio in Campidoglio
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Domenica 17 Dicembre 2023, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 13:11

«La cultura è quello che ci rappresenta. E va stimolata. Premi come questo servono per restituire speranza alle generazioni, in particolare ai giovani, che devono avere la possibilità di migliorare. Questo è il punto di partenza di un viaggio condiviso con Sara Matteucci, che apre la visione verso nuove future iniziative». Con queste parole Riccardo Corbucci, Presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica ha introdotto la seconda edizione del Premio Letterario Vesta, iniziativa dedicata dalla giornalista Sara Matteucci alla generazione Z. La cerimonia di premiazione, ospitata il 14 dicembre presso la Protomoteca del Campidoglio ha celebrato Valeria Gargiullo, classe ’92. Con “Mai stati Innocenti” (Salani Editore), libro di indagine su una periferia di Civitavecchia in cui Valeria è nata e cresciuta, la giovane scrittrice ha ricevuto una borsa di studio della Fondazione Lumsa Human Academy. A consegnarglielo, Iolanda Piccinini, Ordinario di Diritto del lavoro alla Lumsa e componente del Comitato scientifico Fondazione LHA.


MENZIONI SPECIALI AI FINALISTI - Una cinquina meritevole, quella del Premio Letterario Vesta. Accanto alla vincitrice, infatti, i rimanenti 4 finalisti hanno ricevuto una menzione speciale. Il Premio della critica, affidato al giornalista Andrea Fragasso è andato a Giulia Sorrentino, classe 1995, con “Panico 2.0” (Compagnia Editoriale Aliberti).
Andrea Zigrossi, classe 1992, autore di “In un mondo di-vino” (Mondadori) è stato indicato dalla Consigliera al Comune di Roma Antonella Melito, Vicepresidente della Commissione Roma Capitale Statuto e Innovazione Tecnologica, per la menzione speciale “Generazione Zeta”. 
Roberto Nicolai, ordinario di Letteratura Greca de La Sapienza, ha invece designato Matilde Falasca, classe 2004, con “Puoi chiamarmi Emma” (Giulio Perrone Editore) per il premio “Primavera Letteraria”.
La menzione speciale “Women in Film Television e Media Italia” è stato consegnato da Astrid De Berardinis a Giada Alberti, classe 1996, con “La Seta e il Cotone” (Progetto Cultura).

“Il fecondo processo di scrittura, che si sublima nella consegna al pubblico di un libro - dichiara Sara Matteucci - è un atto estremamente generoso.

I giovani autori finalisti, armati di parole, provano ad esordire con quella cosa di cui nessuno ha bisogno per vivere, ma per sopravvivere: la letteratura”.

IL FUTURO DELL’ARTE  - Durante la cerimonia di premiazione è stata presentata l'opera inedita di Pietro d'Ippolito "Il segno": un'indagine sull'universo femminile per sensibilizzare contro la violenza di genere. I proventi dell'opera verranno devoluti all'Associazione no profit DonnexStrada, impegnata nel migliorare la sicurezza in strada delle donne e prevenire comportamenti violenti attraverso la rieducazione. I libri finalisti al premio sono stati interpretati sul palco della Protomoteca dall’attore Emiliano Paletti, allievo della Scuola di recitazione Recitiamo, fondata dall’under 30 Carolina Eminente, attrice e insegnate. 


ISTANTANEA EMOTIVA E PREVENZIONE - Non è un caso - ha dichiarato Miguel Gotor, Assessore alle Politiche Culturali di Roma Capitale - che la scrittura giovanile che ha concorso al Premio si sia incentrata sull’ “io”. La generazione Z sente oggi più che mai l’esigenza di mettere nero su bianco la percezione relazionale, a seguito dell’introspezione avvenuta durante il lockdown”. 
Tra i componenti della giuria del premio letterario, Aldo Grauso, coordinatore del Tavolo Tecnico Bullismo e Cyberbullismo, istituito da Roma Capitale in sinergia con i Ministeri di Istruzione e Salute.
“Parte da Roma a gennaio la sperimentazione di un’ora settimanale di educazione emotiva per la fascia d’età delle scuole elementari. L’obiettivo sono anche le scuole dell’infanzia .Il Ministero dell’Istruzione attende il nostro riscontro. Nel frattempo - aggiunge Aldo Grauso - mi auguro che questa iniziativa venga ben accolta dalle parti sociali e sportive. Il calcio d’inizio, in tal senso, proviene proprio da Federcalcio, con l’adesione al progetto da parte di Giancarlo Abete e Franco Carraro. Con FIGC e LND, questo protocollo previsto per le scuole verrà adottato anche sui campi da calcio”.

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