Il Covid non ferma i Lunatici di Rai Radio2: l’impresa di Arduini e Di Ciancio

Eccoli i Lunatici durante una diretta a distanza: a sinistra Andrea Di Ciancio (con tanto di gatto al collo), a destra Roberto Arduini
di Francesco Guerrieri
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Martedì 24 Novembre 2020, 16:13

La forza dei Lunatici di Rai Radio2 non si arresta davanti a nessuna difficoltà. E e le tante persone insonni e lavoratori notturni che ascoltano il programma di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, lo sanno bene: i due hanno trasmesso da remoto fino a ieri, ognuno dalla propria abitazione. Arduini positivo al Covid ma asintomatico, Di Ciancio in isolamento fiduciario. Eppure le sei ore di diretta notturna quotidiana filano via che è una bellezza. Da poco hanno iniziato a sperimentare la formula di un conduttore a casa e l’altro in studio, sempre con la stessa sintonia e il riscontro positivo degli ascoltatori. Il Covid non li ferma. Merito (anche) dell'organizzazione di Radio Rai, che continua a presidiare un territorio, quello che va mezzanotte alle sei, ancora più importante in questo momento di distanziamento sociale e coprifuoco. 

I due conduttori si confermano re della notte, sperimentano novità che per altri possono sembrare impossibili. E fanno sempre centro. Sei ore di diretta senza guardarsi negli occhi: difficile, difficilissimo.

Arduini e Di Ciancio ci stanno riuscendo alla grande, senza deludere il pubblico affezionato al quale di puntata in puntata si aggiungono nuovi ascoltatori sempre più numerosi. I Lunatici di Rai Radio 2 volano sempre più in alto, le loro interviste fanno il giro del web – come quella all’infermiera Martina Benedetti, per esempio – e sono tra le più lette. Intrattengono e informano, occhi aperti e orecchie drizzate per aggiornare in diretta gli ascoltatori su ogni scenario notturno: dal Covid alle curiosità più assurde, dalla maratona delle elezioni americane a tutti gli altri eventi raccontati in tempo reale.

Primo lavoro: giornalisti. Secondo: psicologi. O quasi. Arduini e Di Ciancio arrivano al cuore della gente con una risata o una riflessione. Si mettono a nudo senza filtri e barriere, così come fanno anche con chi è dall’altra parte del microfono. Aspettando di poterli rivedere vicini. Faccia a faccia, occhi negli occhi. Senza fermarsi mai.

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