Roma, concorsone a rischio e candidati in piazza: «Pronti a ricorrere»

Roma, concorsone a rischio e candidati in piazza: «Pronti a ricorrere»
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Lunedì 18 Novembre 2013, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 18:07

'Protesta delle buste' a piazza Santi Apostoli a Roma contro il rischio annullamento per il maxi concorso del Comune di Roma. A protestare ci sono più di 200 candidati. 'Non è il concorso ad essere truccato ma la nostra generazione ad essere truffata', si legge su un cartello, mentre su uno striscione campeggia la scritta 'Raccomandati a nostra insaputa'.

Le buste bianche. I manifestanti, che hanno partecipato al concorso, intonano cori: «Marino, non scherzare col nostro destino».

Su un altro striscione si legge 'La Costituzione non è un'opinione, art. 1 e 97: avanti con il concorsone'. Le persone in piazza sventolano delle buste bianche in forma di protesta, mentre spiegano le proprie ragioni.

Voci dal corteo. «Io ho partecipato al concorso di polizia municipale - racconta Valeria, 38 anni - e la storia delle buste trasparenti non mi convince. A mio parere tutto questo è stato fatto per posticipare l'assunzione, a causa della carenza di fondi. In caso di annullamento, non sono tutelata. Sono onesta e non potrò ripetere il concorso». Claudia, romana di 30 anni, le fa eco: «Ho fatto il concorso per istruttori del turismo e dello sport. Sono in piazza per difendere in primis la mia trasparenza, e non quella delle buste, perchè siamo stati tacciati dal sindaco di essere un esercito di raccomandati, mentre a noi sembra tanto una manovra politica per non assumere le persone che si era promesso di assumere, e per uscirne come paladini della giustizia. Se la prova che abbiamo fatto fosse annullata, sarei pronta a fare ricorso». Mentre Federica chiede: «Come hanno fatto a fare verifiche sulle buste quando solo i commissari di ciascuna procedura concorsuale sono autorizzati da accedervi?».

«Marino buffone». Dalla piazza si levano anche cori «Vergogna» e «Buffone». In un comunicato di annuncio della manifestazione sottoscritto da «Il gruppo 22 procedure per la giustizia» si spiega che si intende «esprimere in maniera civile, ma ferma, il dissenso nel confronti del probabile annullamento delle 22 procedure del concorso del Comune di Roma Capitale... a detta del sindaco si sarebbero verificate presunte irregolarità nelle procedure selettive del 2012. Indetto a inizio 2010 da Roma Capitale - si legge - il maxi concorso avrebbe dovuto comportare l'assunzione di 1995 candidati per un totale di 22 profili professionali. Le domande presentate erano state più di 300 mila con relativo pagamento di 10,33 euro come tassa di partecipazione consentendo così alle case comunali di incamerare qualcosa come oltre 9 milioni di euro». Le domande scritte sul comunicato «sono tante, come tanto è il nostro sconcerto: ci si accorge delle irregolarità solo ora che alcune procedure concorsuali sono terminate e che altre volgono al termine? Il comune di Roma non ha i soldi per assumerci? Cosa ne pensa la società Praxi che ha provveduto all'organizzazione del concorso? L'intenzione è di tutelare i precari che già lavorano all'interno del Campidoglio». Valeria C. in piazza spiega: «Tutto si basa su presunte buste trasparenti, di cui per altro la Praxi, a mezzo stampa, ha assicurato la regolarità».

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