I Negramaro al Palalottomatica
Dieci anni di passioni mediterranee

I Negramaro al Palalottomatica Dieci anni di passioni mediterranee
di Marco Molendini
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Sabato 30 Novembre 2013, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 01:28

la chiusura di un anno carico di cose il tour autunnale che i Negramaro stanno portando in giro per i palazzi dello sport e che, stasera, sbarca al Palalottomatica (prima di chiudere la prossima settimana a Acireale). Un ritorno romano, visto che quest'estate la band salentina aveva già fatto il pieno allo stadio Olimpico (raddoppiando poi a Milano, ospiti di San Siro) con il suo rock mediterraneo che ha il gusto pieno per la melodia tonda e appassionata.

Un ritorno in un clima necessariamente più raccolto, ma senza rinunciare alla voglia di conquistare e alla voglia di mostrare come una band possa resistere al logorio degli anni e, anzi, nel tempo riuscire a crescere ancora. Arrivati a timbrare il cartellino dei dieci anni di vita (il battesimo venne segnato dal primo album, intitolato semplicemente Negramaro, autoprodotto con Sugar nel 2003), la band ha sentito il desiderio di fare una sorta di bilancio, festeggiando la ricorrenza (d'altra parte, ci aveva già provato con i cinque).

Dieci anni intensi, passati dai tempi della gavetta all'incontro con Caterina Caselli, al successo (che, fatto curioso, ha coinciso con l’inopinata bocciatura al Festival di Sanremo), alle tante collaborazioni, alle colonne sonore, ai premi, al ruolo di capofila delle band italiane, al riconoscimento del ruolo di Giuliano Sangiorgi, ormai autore centrale non solo per il materiale che utilizza il gruppo, ma anche per quello che scrive per molti grandi nomi della scena pop nazionale, da Celentano a Mina, da Patty Pravo a Elisa, a Jovanotti. Quest'anno Sangiorgi ha ricevuto anche il Premio Lunezia, assegnatogli in luglio per la coerenza letteraria del libro Lo spacciatore di carne (in tandem coi Negramaro ai quali è stata riconosciuta la particolarità del progetto Teatro 69).

Il decennale, naturalmente, è stato santificato da un album, Una storia semplice (stesso titolo del tour), che ha tenuto insieme le tappe importanti della carriera del gruppo pugliese, ma che conteneva anche una serie di inediti via via snocciolati come singoli dal primo, Ti è mai successo a Sole, al brano-titolo Una storia semplice, a Sei (esattamente come sei sono i componenti della formazione).

E il concerto è un viaggio lungo questo decennio fra ricordi filmati, aneddoti ma soprattutto un prova di maturità condotta per mano dalla voce di Giuliano con tutta la sua esuberanza. Due ore e mezza e 27 canzoni che vanno proprio dal clima rock della recentissima Ti è mai successo a La giostra, a Nuvole e lenzuola, dall'album Mentre tutto scorre. In scaletta c'è anche Meraviglioso di Mimmo Modugno che Sangiorgi ha reinventato completamente facendola sua e poi ci sono Estate, il secondo singolo dell'album Mentre tutto scorre, uno dei tormentoni estivi del 2005, L'immenso, anno 2007 tratto dal cd La finestra come Un passo indietro e come Solo tre minuti, Cade la pioggia cofirmata con Jovanotti, Singhiozzo tratto da Casa 69 come È tanto che dormo. La chiusura invece è affidata a Una storia semplice.

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