La domanda sul futuro sistema di visite del Mausoleo di Augusto (apertura annunciata per l'aprile del 2019) non poteva che essere doverosa ieri: «Per quanto riguarda il Mausoleo di Augusto - ha annunciato Bergamo - il cui accesso al pubblico richiede tempo, auspico che l'ingresso sia regolato come piacerebbe a me: i cittadini gratis mentre i turisti per il momento pagheranno. Poi, ci possono essere forme diverse. Certamente, l'accesso sarà regolato perché il Mausoleo consente un numero limitato perché la visita è un'esperienza molto ricca». E non sono mancate, da parte dell'assessore, le stoccate al tema dell'emergenza monumenti a numero chiuso e l'urgenza di mettere in campo sistemi anti-ressa sollevato sempre dal ministro Franceschini negli ultimi giorni: «Una strada che per noi non è percorribile, perché la necessità è quella di mettere a disposizione del turista un'esperienza dignitosa del patrimonio, anche ridistribuendo l'interesse del pubblico su siti più diversificati e decentrati».
CERCASI MECENATI
La partnership con la Fondazione Tim, mecenate del Masuoleo di Augusto, è stato lo spunto per affrontare anche la questione calda del rapporto con i privati per risanare il patrimonio culturale. Per un monumento comunale che rinasce, un altro continua a spegnersi nell'oblio, come il Teatro di Marcello, il cosiddetto piccolo Colosseo: «Per il momento - ha confessato Bergamo - non si è presentato un partner privato con la caratura necessaria per affrontare un progetto di quelle dimensioni, ma è un tema di cui con il sovrintendente abbiamo parlato più volte». E sì che le potenzialità di valorizzazione dell'intera area monumentale sono enormi. «Non solo per il Teatro ma anche i monumenti antistanti come il Tempio di Apollo e il Tempio di Bellona - aggiunge il sovrintendente Claudio Parisi Presicce - Ragioneremo su un progetto che speriamo si realizzi».