Ztl, sconti a Vaticano e forze dell'ordine
E' polemica in Comune
I consumatori: «Pronto il ricorso»

Ztl, sconti a Vaticano e forze dell'ordine E' polemica in Comune I consumatori: «Pronto il ricorso»
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Domenica 24 Agosto 2014, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 09:15
Di Michela Giachetta e Riccardo Tagliapietra



Maxi sconto a Vaticano, Vicariato e forze dell’ordine per i pass della Ztl.

Lo ha stabilito il Campidoglio con una delibera approvata l’8 agosto dalla giunta e anticipata da Il Messaggero. I primi a chiedere l’agevolazione dopo i nuovi aumenti tariffari dello scorso maggio, erano stati polizia e carabinieri, che già usufruiscono della tessera gratuita per metropolitana, tram e bus Atac. Il motivo della richiesta? «Consentire - si legge - a tutti gli operatori in servizio presso gli uffici in Ztl di ottenere il permesso e di assicurare la propria presenza in servizio».

A invocare e ottenere, però, il beneficio in virtù dei Patti Laneranensi, gli accordi di mutuo riconoscimento tra il Regno d’Italia e la Santa Sede sottoscritti l’11 febbraio del 1929, invece, erano stati pure Vaticano e Vicariato, per i quali il Campidoglio ha deciso un prezzo del pass super scontato: 56,38 euro per tutti i tipi di auto, cancellando il precedente provvedimento che stabiliva la tariffa a seconda della cilindrata, dai 250 ai 350 euro. Una richiesta, quella dello Stato Vaticano, inoltrata «in ragione del notevole numero di immobili della Città del Vaticano ubicati nella Ztl che determinano, pertanto, la necessità di numerosi spostamenti nelle Ztl».



L’APPELLO

«Abbiamo già pronto il ricorso contro gli aumenti della Ztl, che arricchiremo con queste ulteriori novità», annuncia il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. Sul tavolo c’è la presunta «discriminazione», per esempio, tra forze dell’ordine e qualsiasi altro dipendente pubblico, spiega l’avvocato Rienzi. «Senza contare i comuni cittadini impiegati in uffici e negozi della Ztl, ai quali a parità di stipendio non è concesso alcun privilegio. Questa delibera crea un motivo di disparità di trattamento», continua il presidente, che sulla questione del Vaticano e Vicariato aggiunge: «Mi chiedo se il Campidoglio faccia sconti anche ai dipendenti di tutti gli altri Stati, oltre che a Città del Vaticano».

Nella delibera i pass, che consentiranno l’entrata alle auto private del singolo poliziotto o carabiniere, sono contingentati: 1180 in totale. Ai quali si aggiungono i 100 pass per i vigili, altrettanti per i pompieri, 120 per la Sovrintendenza centrale dei servizi di sicurezza per la Presidenza della Repubblica. Mentre per ora quelli per il Vaticano sono liberi.

«Anche per il Vaticano si poteva prevedere un numero limitato di permessi scontati - suggerisce Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza - magari lasciando in quel caso il costo deciso dalla giunta a 56 euro. Una volta superato quel plafond si sarebbe potuta prevede la tariffa minima prevista per le forze dell’ordine, chiamate a fare una scelta, visto che per loro il numero di permessi scontati è limitato».



ALTRE REAZIONI

«Una scelta opportuna», per Luca Giansanti, capogruppo Lista Civica Marino. «Quella decisione poteva essere inserita nella discussione sul Bilancio che si è chiuso pochi giorni prima dell’approvazione del provvedimento in giunta», replica Roberto Cantiani (gruppo misto), evitando il giudizio nel merito della questione. «Mi convincono le agevolazioni per le forze dell’ordine - spiega Dario Nanni, consigliere capitolino del Pd - Mi lasciano invece perplesso quelle per il vicariato e il Vaticano. Perché anche loro devono essere considerati uguali a tutti gli altri - specifica Nanni - Non ci si può appellare all’extraterritorialità. In un momento difficile come questo, in cui tutti gli italiani stanno facendo i conti con la crisi, tutti devono fare la loro parte, Vaticano compreso».
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