Così un poliziotto in servizio alla squadra Volanti di Roma, F. F., quarant’anni, da alcuni giorni in licenza a Viterbo - la città dove risiede abitualmente - è stato pizzicato dai “cugini” dell’Arma che l’hanno fermato in auto al termine di una serata trascorsa con gli amici.
IL CONTROLLO
Era stato a una delle tante feste patronali che in provincia si svolgono nel week-end ferragostano, quando i paesini tra i Cimini e la costa di Tarquinia, si riempiono di villeggianti e di chi, lavorando fuori, rientra a casa per godersi la compagnia dei familiari. Forse credeva che mostrando il tesserino non sarebbe stato controllato più di tanto, passandola liscia; oppure ha manifestato un insolito nervosismo al momento dell’alt, tanto da insospettire i carabinieri. O chissà, a tradirlo potrebbe essere stata l’imbeccata di qualche informatore che ha messo sulla pista giusta gli investigatori (ma su come è maturato l’arresto, bocche cucite tra gli inquirenti), fatto sta che l’agente - di grande esperienza, sempre in prima linea nei fatti di nera romani - è stato pizzicato con quattro grammi di cocaina. Forse nulla più di una “leggerezza” che, però, gli è costata cara: quanto basta per spedirlo in carcere. Stamattina sarà processato per direttissima davanti al giudice del Tribunale della città dei papi. Per lui, con tutta probabilità, scatterà la sospensione. Quando i militari l’hanno fermato, non sono mancati momenti di imbarazzo...
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