Virgilio, si allarga il fronte degli studenti contrari all'occupazione

Alcune immagini del Virgilio Occupato
di Marco Pasqua
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Giovedì 1 Novembre 2018, 09:00

Si allarga il fronte degli studenti contrari all’occupazione del Virgilio, nel terzo giorno di “presa di possesso” dello storico liceo di via Giulia. Un fronte che sta contestando, anche attraverso delle assemblee dedicate, i metodi illegali del Collettivo – mente e anima del blitz e che, a partire da domenica sera, si è blindata all’interno dell’istituto con un manipolo di giovani, anche minorenni – e ha suggerito altre forme di protesta meno invasive, a partire da quella dell’autogestione. Una spaccatura che è stata ammessa, nero su bianco, sugli stessi social, con un messaggio pubblicato dagli occupanti: «Tutta la componente studentesca condivide il contenuto della protesta ma, come è normale che sia, vi sono opinioni contrastanti su come portarla avanti».

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A scuotere i ragazzi – ma anche i loro genitori – è intervenuto, ieri, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Gildo de Angelis, che, parlando con Il Messaggero, aveva sollecitato un intervento della polizia. Un “richiamo” che sembra non essere stato gradito alla Questura, che, replicava: «Il 29 ottobre scorso, il vice preside del liceo ha presentato denuncia per l’avvenuta occupazione dell’istituto scolastico da parte di circa 250 studenti, senza richiedere l’intervento della forza pubblica – ha precisato San Vitale - I suggerimenti, le perplessità ed i dubbi manifestati dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale richiederebbero un’adeguata verifica, che consentirebbe di non generare inutile confusione o pericolosi allarmismi».

Una contrapposizione sulla quale interviene anche Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Lazio, da sempre in prima linea nella difesa della legalità tra i banchi di scuola: «Molto spesso i presidi hanno chiesto l’intervento della polizia e questa non è intervenuta, presumibilmente per gli ordini che deve aver ricevuto. Io non penso che per far entrare la polizia in una scuola serva la richiesta di un preside – sottolinea – Anche perché in questo caso la presidenza ha informato le forze dell’ordine dell’inizio dell’occupazione, che testimonia una illegalità. Penso sia sbagliato non intervenire, perché così si manda un messaggio negativo ai ragazzi». Quanto alle occupazioni, la posizione di Rusconi è chiara e condivisa da larga parte dei suoi colleghi: «Sono un rito stanco e inutile». 

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