Roma, violenza a Castro Pretorio, sos sicurezza: denunciato un ragazzo

Roma, violenza a Castro Pretorio, sos sicurezza: denunciato un ragazzo
di Alessia Marani
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Domenica 24 Settembre 2017, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 18:07

Viale Castro Pretorio, via Palestro, piazza Indipendenza, via dei Mille. Un quadrante che fa paura. Dove nel giro di pochi giorni si sono consumati una violenza sessuale (all'alba del 9 settembre ai danni di una turista finlandese di 19 anni) e una tentata, l'altro venerdì in un hotel di via Villafranca, vittima sempre una turista 19enne, tedesca. Il ventenne che l'avrebbe aggredita dopo essere salito con lei, un'amica e un amico, in albergo, al termine di una serata trascorsa a bere e ballare in un pub di via Palestro, è stato identificato e denunciato a piede libero dalla polizia «in accordo con il pm» anche se per la Questura «non emergono elementi certi che possano confermare responsabilità da parte dell'uomo». La ragazza, dunque, sarebbe stata agganciata nei pressi dello stesso locale in cui la baby-sitter finlandese aveva incontrato il suo aguzzino.

STOP UBRIACHI
Resta l'allarme, alto, per il degrado di un'area centrale e fino a non molto tempo fa considerata sicura. E scatta l'allarme per la movida incontrollata che attira soprattutto turisti stranieri. Nel quartiere i residenti chiedono «un'ordinanza antialcol ad hoc». Che non segua il calendario delle vacanze estive, ma sia permanente o almeno rispecchi la stagionalità del turismo romano, molto più massiccio nel periodo che va da settembre a novembre, e da marzo a giugno, piuttosto che in piena estate. Insomma, meno ubriachi, meno pericoli in agguato. Soprattutto tra i giovani che, per la presenza di numerosi ostelli e locali, prediligono alloggiare in questo versante della città. «Il degrado è anche questione di mentalità e di regole - spiega Roberto Pucci, presidente del comitato di quartiere Castro Pretorio - nel caso della finlandese, gli abitanti di via Mozambano, tutti ex professori universitari, si sono affacciati alle finestre e hanno aiutato a catturare il responsabile. Ma va detto che, nonostante avessimo chiesto al Comune di includere la nostra zona nell'ordinanza antialcol, questo non è avvenuto con conseguenti problemi di ordine pubblico».

Il neonato comitato ha un'idea precisa su come intervenire: «Occorre un'ordinanza antialcol permanente o comunque calibrata anche alla stagionalità turistica».
Il comitato Castro Pretorio è nato di recente. «Alcuni mesi fa ci siamo accorti - aggiunge Pucci che è anche titolare di uno storico hotel del circuito Federalberghi - di problematiche nuove ed emergenti. Con altri imprenditori, esercenti e semplici cittadini abbiamo deciso di unire le forze per affrontarli. Purtroppo questo quartiere si sta desertificando: le case vuote vengono trasformate in b&b e affittacamere, spesso abusivi. Gli abitanti che restano - aggiunge - cominciano a essere agèe e molti vivono come prigionieri in casa. Non escono perché i marciapiedi sono sconnessi, le strade piene di buche; molti anziani sono caduti e si sono fatti male, altri temono di fare brutti incontri. La sera le strade sono vuote, buie, e girano solo turisti che tornano nelle strutture ricettive. Facili prede di malintenzionati».

LA BATTAGLIA
Una battaglia i residenti l'hanno già vinta. Quella contro gli spacciatori maghrebini che fra le tre e le quattro della notte si appostavano agli angoli della strada, fuori dai locali e non lontano dall'ingresso degli alberghi a caccia di potenziali clienti. «Abbiamo segnalato gli episodi e subito i carabinieri della compagnia Roma Centro e i poliziotti in borghese del commissariato Viminale si sono messi in moto, arrestandoli - dicono dal comitato - segno che quando c'è collaborazione tra cittadini e istituzioni i risultati non mancano. Per questo li ringraziamo, ma non bisogna fermarsi qua, dobbiamo proseguire aiutandoci gli uni con gli altri». Bottiglie di birra vuote e cartoni di vino abbandonati per la strada, le panchine di viale Castro Pretorio assediate dai clochard, viali bui per la luce dei lampioni oscurata dalle fronde di alberi e piante mai potate: una cartolina squalificante e che aumenta la percezione di insicurezza in un fetta di città in cui hanno sede diversi palazzi del potere, da Bankitalia al Csm, all'ambasciata tedesca.

Ma dove non è difficile cadere nella rete di qualche balordo.

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