LA TRATTATIVA
Per quanto riguarda i vigili urbani, invece, la riforma è in dirittura d'arrivo, tanto che negli uffici del comandante generale Diego Porta già circola una bozza con le nuove indennità. Una delle novità principali riguarda proprio il bonus per i vigili che lavorano in strada, una misura che potrebbe scardinare gli equilibri all'interno del Corpo, dove oltre la metà degli agenti è abituata a svolgere mansioni impiegatizie. Ecco perché, ragionano a Palazzo Senatorio, chi va a dirigere il traffico o a dare la caccia ai venditori abusivi a fine mese si ritroverà con un bonus in più. Anche se alcune sigle sindacali avrebbero preferito che il gettone andasse a tutti, perfino a chi durante il turno non lascia mai l'ufficio. Alla fine ha prevalso la «linea del merito», sostiene il delegato al Personale del Campidoglio, Antonio De Santis. «Con questa misura vogliamo potenziare il numero degli agenti impegnati nei servizi su strada».
Quanto intascheranno i caschi bianchi che lavorano all'aperto? Al netto delle tasse, tra i 70 e i 50 euro. Nello specifico: un vigile semplice (in gergo tecnico si chiama «istruttore di Polizia locale»), riceverà al mese 100 euro lordi, 70 netti, attraverso la nuova indennità «di disagio operativo». Per i funzionari il premio resta, ma si abbassa: 70 euro lordi, poco meno di 50 netti, attraverso la nuova «indennità di rischio».
FUGA DALLA NOTTE
Non sarà l'unico cambiamento nel contratto dei vigili. Dovrebbero cambiare anche i bonus per i turni di notte e festivi. Che per i vigili urbani, a differenza delle forze dell'ordine, sono volontari. Fino al 2014 venivano premiati perfino i turni del pomeriggio (ribattezzati furbescamente «semi-notturni»), poi l'ex sindaco Ignazio Marino, incalzato dagli ispettori del Mef, cambiò le regole e varò un «atto unilaterale», quindi senza l'accordo dei sindacati, e creò un gettone che finisce nelle busta paga di tutti i vigili che effettuano almeno «due turni notturni» al mese. E lo stesso vale per i festivi.
Il problema è che, in questo modo, chi fa due notti e chi ne fa quattro, riceve lo stesso compenso. Ecco perché negli ultimi due anni le adesioni volontarie dei pizzardoni sono crollate: -25% tra turni festivi e notturni. Più che Fuga nella notte, come il film di Delbert Mann, fuga dalle notti (e dalle domeniche a lavoro).