Vigili assenti a Capodanno, il primo processo finisce con l'assoluzione dell'agente

Vigili assenti a Capodanno, il primo processo finisce con l'assoluzione dell'agente
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Venerdì 10 Febbraio 2017, 22:43
Assoluzione per uno dei vigili urbani coinvolti nella vicenda dell'assenza dal servizio la notte di Capodanno tra il 2014 e il 2015. Lo ha deciso il tribunale monocratico di Roma. Il procedimento riguarda un agente della municipale finito nel filone di indagine che riguardava 17 vigili che quella notte non avevano risposto al turno di reperibilità. Nei loro confronti il pm Nicola Maiorano contesta i reati di interruzione di pubblico servizio e disobbedienza all'ordine dell'autorità militare.

La Procura aveva disposto un decreto penale davanti al gup Nicola Di Lauro che, a sua volta, aveva fissato in 4 mila euro la multa da pagare. Gli imputati, però, il 23 maggio scorso hanno impugnato la decisione portando il procedimento davanti al giudice monocratico. Il primo processo oggi si è concluso con l'assoluzione del vigile con la formula per non aver commesso il fatto.

«Esprimo la soddisfazione per questa decisione - afferma l'avvocato Giuseppe Pio Torcicollo, difensore dell'imputato - perché sancisce che l'ordine nei confronti del mio assistito era stato impartito in modo illegittimo. Siamo pronti a chiedere un risarcimento in sede civile».

In un altro filone di questa vicenda rischiano di finire sotto processo altre quattordici persone, 7 medici e 7 agenti, accusati di falso e truffa per avere compilato i certificati dove attestavano problemi di salute in realtà inventati.
Il 2 febbraio scorso il gup Claudio Carini ha deciso di rinviare gli atti al pubblico ministero al fine di riformulare le accuse e riscrivere il capo di imputazione
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