La Procura aveva disposto un decreto penale davanti al gup Nicola Di Lauro che, a sua volta, aveva fissato in 4 mila euro la multa da pagare. Gli imputati, però, il 23 maggio scorso hanno impugnato la decisione portando il procedimento davanti al giudice monocratico. Il primo processo oggi si è concluso con l'assoluzione del vigile con la formula per non aver commesso il fatto.
«Esprimo la soddisfazione per questa decisione - afferma l'avvocato Giuseppe Pio Torcicollo, difensore dell'imputato - perché sancisce che l'ordine nei confronti del mio assistito era stato impartito in modo illegittimo. Siamo pronti a chiedere un risarcimento in sede civile».
In un altro filone di questa vicenda rischiano di finire sotto processo altre quattordici persone, 7 medici e 7 agenti, accusati di falso e truffa per avere compilato i certificati dove attestavano problemi di salute in realtà inventati.
Il 2 febbraio scorso il gup Claudio Carini ha deciso di rinviare gli atti al pubblico ministero al fine di riformulare le accuse e riscrivere il capo di imputazione
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