Castelli romani, agricoltori in ginocchio: «Raccolti distrutti dall'ultima gelata: danni per 10 milioni»

Castelli romani, agricoltori in ginocchio: «Raccolti distrutti dall'ultima gelata: danni per 10 milioni»
di Chiara Rai
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Lunedì 24 Aprile 2017, 12:35
Agricoltori in ginocchio a Velletri a causa delle ultime gelate che hanno rovinato i raccolti mandando in fumo lavoro e guadagni che si annunciavano di buon livello.

Le basse temperature ben al di sotto delle medie stagionali registrate in queste notti hanno generato danni importanti all’agricoltura del territorio dei castelli romani soprattutto nel settore ortofrutticolo.

Così è forte il grido d'aiuto lanciato dal presidente dell' As.p.a.l. - Associazione Produttori Agricoli del Lazio - Stefano Gianmatteo: «Abbiamo subito ingenti danni ai germogli appena sbocciati della vite e dei Kiwi oltre che a tutte le colture orticole. Il danno ammonta a oltre 10 milioni di euro nelle province di Roma e Latina. Grazie anche al crollo dei prezzi nella produzione siamo in una situazione di disagio economico senza precedenti». 

L’amministrazione comunale di Velletri è intervenuta tramite l’assessore Orlando Pocci ha provveduto a fare una prima verifica dei danni per promuovere un’azione di risarcimento nei confronti della Regione Lazio: «Una tegola pesante – dice l’assessore – che colpisce un settore importante per la nostra economia. Nella giornata di ieri ho provveduto a sentire informalmente le associazioni di categoria per rendermi conto danni dei che, purtroppo, appaiono seri soprattutto dove si sono verificate le gelate notturne anomale per la stagione. Stiamo verificando le procedure per chiedere subito un sostegno alla Regione Lazio anche attraverso i fondi del Psr appositamente stanziati per queste emergenze».

È previsto un approfondimento della valutazione da parte dei tecnici che sono a lavoro per istruire la procedura suddetta. Sembra che a soffrire maggiormente siano state le colture giovani e quelle che avevano appena iniziato a germogliare e che in taluni casi hanno colpito anche impianti nuovi di actinidia.
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