Vaccini, indagini nelle Asl romane: verifica dei Nas su effetti collaterali

Vaccini, indagini nelle Asl romane: verifica dei Nas su effetti collaterali
di Michela Allegri
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Domenica 23 Luglio 2017, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 23:45
Verifiche serrate sulla filiera dei controlli che precede l'approvazione dei vaccini, partendo dalle Asl della Capitale e arrivando fino al ministero della Salute. Ora, l'inchiesta della procura di Roma scattata dopo un esposto arrivato in Procura successivamente alla messa in onda di un servizio di Report in cui, lo scorso aprile, si parlava dei possibili danni provocati dal vaccino contro il papilloma virus, entra nel vivo. Perché i carabinieri del Nas hanno ufficialmente ricevuto la delega con cui il procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e la pm Maria Letizia Golfieri li incaricano di fare accertamenti sulla rete di verifica relativa ai potenziali effetti collaterali di alcune vaccinazioni e, di conseguenza, sulla divulgazione delle informazioni.

I RISCONTRI
Gli inquirenti hanno già in programma una serie di audizioni di persone informate sui fatti. Poi, acquisiranno la documentazione delle Asl, del ministero della Salute e dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco: prove tecniche, analisi e riscontri clinici. Per i magistrati, non sarebbe il vaccino in quanto tale ad essere pericoloso. Il sospetto è, però, che la diffusione di alcuni medicinali possa non essere avvenuta con le dovute attenzioni. O meglio: saltando alcuni passaggi di controllo. Potrebbero anche essere stati diffusi dati poco precisi. L'inchiesta non si focalizza solo sul vaccino contro il papilloma virus, ma riguarda un lungo elenco di medicinali.

L'ESPOSTO
Le segnalazioni arrivate negli ultimi mesi ai magistrati di piazzale Clodio sono molte. L'esposto che ha convinto gli inquirenti ad aprire un fascicolo per approfondire la vicenda, però, sarebbe molto più preciso e dettagliato rispetto agli altri. Nel documento viene fornito un lungo elenco di vaccini in relazione ai quali si suggerisce di indagare per approfondire i passaggi delle fasi di controllo che hanno preceduto l'approvazione. La segnalazione è focalizzata su alcune vaccinazioni facoltative e non su quelle obbligatorie, che servono per evitare difterite, poliomielite, tetano ed epatite B. In un capitolo dell'esposto si parla anche dei vaccini esavalenti, consigliati all'inizio del terzo mese di vita e che prevedono quattro cicli tassativi e due opzionali.