Al momento del blitz era presente soltanto un uomo di 50 anni di etnia rom che ha rifiutato l’intervento della sala operativa sociale, ma secondo le forze dell’ordine erano almeno una ventina le famiglie che in condizioni disperate si rifugiavano da tempo nella tendopoli. C’è voluta tutta la mattinata per raccogliere quintali di rifiuti abbandonati in quel fazzoletto di verde a fianco del parco delle valli. Dai passeggini per rovistare nei cassonetti ai materassi pieni di fango, dai fornelli con le pentole incrostate di escrementi di topo ai tavoli e alle sedie per mangiare, è stato trovato di tutto durante la bonifica.
E alle pulizie questa volta hanno partecipato anche le Ferrovie dello Stato, pur non essendo di loro proprietà gran parte dell’area in questione. L’azienda di trasporto ha voluto dare un contributo alle istituzioni nella speranza che il problema non si ripresenti a breve termine. Ma i residenti non ne sono così convinti visto che si tratta dell’ennesimo sgombero nell’arco degli ultimi 12 mesi. Alcuni cittadini, esasperati dai continui roghi tossici accesi dai nomadi per bruciare le loro masserizie, hanno presentato durante tutto il 2015 decine di esposti per chiedere l’intervento delle forze di polizia e riportare la legalità in quella zona. Oggi, finalmente, la bonifica. Ma sono in molti a scommettere che senza un sistema di controllo, l’area sarà di nuovo occupata da sbandati e persone senza fissa dimora.
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