Turista stuprata a Roma, fermato romeno di 40 anni pronto alla fuga

Turista stuprata a Roma, fermato romeno di 40 anni pronto alla fuga
di Alessia Marani
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Giovedì 6 Ottobre 2016, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 21:47

Aveva trovato rifugio in una comunità romena del Viterbese, ma appena ha tentato di rimette piede a Roma per raggiungere la stazione dei pullman per uscire dall'Italia, è stato subito preso dagli agenti della Squadra Mobile capitolina e del commissariato Viminale. Eduard Oprea, classe '76, un senza fissa dimora con una sfilza di precedenti penali alle spalle, tra cui furti, lesioni, stalking e tentato omicidio, è ora in carcere, sottoposto a fermo per la l'aggressione e la violenza sessuale di domenica notte ai danni di una turista australiana a Colle Oppio. Non è chiaro se avesse un complice. «Per noi è lui il presunto violentatore», taglia corto il dirigente della Mobile, Luigi Silipo. 

La polizia ha anche recuperato parte del denaro rubato alla 49enne e alcuni suoi oggetti personali, monili e un orologio d'oro. Le era stato portato via anche il cellulare.

 

Il romeno era stato scarcerato nel settembre del 2015 e sottoposto al divieto di avvicinamento nei confronti di una connazionale di cui era stato "ex protettore" e che aveva violentemente picchiato e tentato di uccidere a coltellate nel febbraio precedente in via Cairoli, nella stessa zona della stazione Termini in cui domenica sera aveva abbordato la signora australiana. Uscito da Regina Coeli, quel divieto del giudice decadde poco dopo. E tornò definitivamente libero. 

Eduard era conosciuto per la sua spietatezza e violenza: entrato in Italia clandestinamente, una volta provocò profonde lesioni al volto a un altro connazionale, spaccandogli il naso con un pugno. Come ha fatto con la turista straniera domenica notte, quando ha cercato invano di strapparle un bacio. Al rifiuto della donna, l'ha stesa con un destro, per poi depredarla e abusarne. 

Il romeno dovrà rispondere per i reati di violenza sessuale, rapina e lesioni, tutti aggravati. La donna, alloggiata in un albergo a quattro stelle tra il Teatro dell'Opera e Termini, è stata soccorsa da un passante all'alba del 3 ottobre in via delle Terme di Traiano e accompagnata all'ospedale San Giovanni per le gravi ferite. La donna adesso sta meglio, è assistita anche da una psicologa, ma non potrà lasciare l'Italia prima di altre due settimane.

Erano state le telecamere del "Twins", il locale di via Giolitti, dove Eduard aveva avvicinato la 49enne a incastrarlo. I due avevano mangiato qualcosa e bevuto insieme. "Mia madre - ha spiegato la figlia della vittima da Melbourne - non è solita bere, ma se beve anche solo un paio di bicchieri si ubriaca rapidamente". 

"L'australiana - aggiunge Giovanna Petrocca, dirigente del commissariato - non si ricordava la strada per tornare in hotel, lui si è offerto di indicarle il percorso. Quando ha tentato di baciarla, lei si è rifiutata".


In forte stato di shock, la donna è stata soccorsa da un'automobilista che ha contattato il 118. Eduard si era reso irreperibile sin dalle fasi immediatamente successive all'aggressione ed era attivamente ricercato dai poliziotti che presidiavano stazioni, autostrada, e che hanno scandagliato la rete di informatori nei dormitori a cielo aperto e favelas intorno alla stazione Termini.

Le attività finalizzate a rintracciarlo hanno permesso di accertare che l'uomo si era dapprima spostato nel Viterbese, per poi fare ritorno nella Capitale a bordo di un treno regionale, probabilmente per meglio organizzare la propria fuga dal territorio nazionale.

Il personale dislocato presso le diverse fermate del treno lungo la tratta Roma - Viterbo, ha individuato e catturato il fuggitivo nei pressi della stazione Giustiniana, quando gli agenti, saliti a bordo alla fermata «La Storta», lo hanno localizzato all'interno di una carrozza. Il fuggitivo, all'atto della cattura, è stato trovato in possesso di dollari australiani e monili in oro sottratti alla vittima.


 

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