IL TAPPETO SINTETICO
Coprendo con un tappeto sintetico un pezzo di strada il gestore del Turi&Tano di via Lazio, al civico 17, aveva conquistato così una ventina di coperti, mettendo però in allerta i vigili urbani. Così Romano Silvestro, questo il nome dell'indagato, si è ritrovato a giudizio con l'accusa di deturpamento, invasione di edifici, danneggiamento e violazione dei sigilli. «L'amministratore della T&T - riporta il capo di imputazione - dopo aver rimosso un cartello di assegnazione di parcheggio per disabile apposto sulla sede stradale ed aver coperto con fioriere una porzione di sede stradale riservata ai ciclomotori e di diversamente abili invadeva al fine di occuparlo 55,58 metri quadri». Al conto del giudice si potrebbe aggiungere quello del Campidoglio. Roma Capitale aveva dovuto pagare anche dei facchini per rimuovere gli arredi e degli operai per ripristinare la segnaletica. Intanto la procura da alcuni mesi ha aperto un'inchiesta sul fenomeno del tavolino selvaggio nel centro storico e cambiato rotta, applicando provvedimenti più severi. Per i proprietari dei dehors abusivi non solo iscrizioni nel registro degli indagati ma anche il sequestro preventivo degli arredi. Ed ora il pm Nadia Plastina punta di portare a processo i titolari di nove ristoranti che per mesi hanno arbitrariamente occupato vicoli e piazze storiche. A metà maggio, l'ultimo blitz: i sigilli sono stati messi ai tavoli esterni del ristorante Bellacarne, nel Ghetto.