Anziani, a Roma è allarme truffe:
150 richieste di aiuto in una settimana

Anziani, a Roma è allarme truffe: 150 richieste di aiuto in una settimana
di Marco De Risi
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Venerdì 19 Dicembre 2014, 06:16 - Ultimo aggiornamento: 13:25
Avrebbe mietuto vittime anche a Roma il truffatore torinese, Francesco C. 38 anni, che fingendosi avvocato dell'Inps, convinceva le sue vittime a pagare somme variabili tra i 1.000 e i 3mila euro con vaglia postali, con la promessa di sbloccare loro la pratica della pensione di invalidità. Soli e indifesi: gli anziani sono sempre più a rischio criminalità, soprattutto sotto le feste. Vittime di truffatori fra i quali c'è anche chi, spacciandosi per Babbo Natale, agisce porta a porta per poi rapinarli.

Un quadro potenzialmente a tinte fosche quello che emerge dal lavoro investigativo dei carabinieri che proprio per questo hanno istituito un maggiore pattugliamento nei quartieri. «Natale Sicuro» il nome scelto dal Comando Provinciale per un'operazione che intensifica il controllo del territorio. «Negli ultimi sette giorni abbiamo ricevuto sui centralini del numero di pronto intervento 112 e anche nelle stazioni dei carabinieri su tutto il territorio della Provincia, circa 150 telefonate da parte di anziani che trovandosi in difficoltà si sono rivolti ai carabinieri» ha detto Salvatore Luongo, il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri.

IL PIANO

Un piano di sicurezza che, come ha specificato il comandate, viene svolto «con una particolare attenzione per la tutela degli anziani, cui l'Arma è sempre vicina». Per quanto riguarda le 150 telefonate, «in alcuni casi si è trattato di persone sole e con parenti lontani, le quali, magari erano cadute in terra all'interno delle loro abitazioni e non erano in grado di rialzarsi, così hanno chiamato il 112 chiedendo di essere soccorsi. Venti sono state, invece, le chiamate di anziani che hanno raccontato di essere stati avvicinati in strada per tentativi di truffe o a cui hanno bussato alla porta di casa dei malviventi per raggirali».

Le truffe natalizie più comuni, ha riferito il colonnello Luongo, «vanno dal finto Babbo Natale che si dice mandato dalla parrocchia per raccogliere le offerte, ai finti volontari di associazioni inesistenti, ai finti dipendenti di società erogatrici di servizi come luce, acqua, gas e telefonia che tentano di entrare in casa per razziare quanto possibile. Come spesso capita, una quindicina sono stati gli anziani che hanno chiamato e hanno parlato con i nostri operatori, semplicemente per sentirsi meno soli. I carabinieri delle Stazioni, sentinelle sul territorio - ha concluso il Comandante - stanno monitorando nei quartieri, mediante un lavoro porta a porta, per individuare le situazioni che richiedano il nostro intervento».

Ma il Comandante Provinciale ha anche voluto fare un bilancio sotto il versante del contrasto alla criminalità organizzata. «E' importante ricordare - ha detto - l'operazione ”Margherita” che ha consentito di far luce sulle modalità con cui la camorra reinveste i proventi illeciti in esercizi in attività imprenditoriali a Roma (24 ristoranti sequestrati) e l'operazione “Mondo di mezzo” che ci ha visto tra i protagonisti». Il Colonnello ha anche sottolineato l'operazione che ha portato all'ergastolo per omicidio del camorrista Michele Senese e dei suoi complici.