Squadra in azione sulla cupola del Pantheon per monitorarne le condizioni.
Sorvegliata speciale in queste ore anche la Galleria Borghese che con la scossa del 30 ottobre aveva registrato una profonda crepa. Intorno alle 14:45, dopo l'ultima scossa, sono fioccate le disposizioni di evacuare il museo immerso nella Villa Borghese: «Sono state subito effettuate ricognizioni nel seminterrato e nei vari ambienti con esperti ingegneri e non risultano problemi - raccontano - La scossa si è sentita al piano alto, ma poco nelle sale e quindi il pubblico è rimasto tranquillo». Controlli a tappeto anche per i musei comunali che non hanno chiuso su indicazione della Sovrintendenza capitolina. Dal Museo di Roma in Trastevere a Palazzo Braschi, il personale interno, subito a ridosso delle scosse, ha allertato il pubblico in sala e comunicato che nel caso qualcuno avesse scelto di uscire sarebbe potuto rientrare senza l'obbligo di pagare il biglietto.
Restano aperti i siti archeologici. Dalla Soprintendenza Archeologia Belle arti e paesaggio precisano che il Colosseo, Palatino e Terme di Caracalla restano aperti al pubblico. Nel frattempo si stanno effettuando sopralluoghi tecnici in tutte le sedi, dall'Appia Antica a Ostia Antica. Ma sono soprattutto le chiese e i palazzi ad impensierire i tecnici. I controlli stanno diventando complicati per la sequenza massiccia di tre scosse ravvicinate. Sorvegliata speciale anche la chiesa di San Lorenzo fuori Le Mura che aveva "sofferto" distacchi di materiali dalla copertura durante la scossa del 30 ottobre scorso: "La messa in sucurezza dopo il 30 ottobre sembra stia reggendo - dicono dalla segreteria - Speriamo regga stavolta".
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