Roma, donna si getta nel Tevere, la salva il bengalese eroe

Roma, donna si getta nel Tevere, la salva il bengalese eroe
di Marco De Risi
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Martedì 11 Ottobre 2016, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 21:04
Golan Hossain ha 30 anni, è bengalese e ha una famiglia e un bimbo piccolo a cui badare. Eppure l'altra notte non ci ha pensato un attimo. Appena ha sentito il tonfo sordo di un corpo che cadeva nel Tevere, a ponte Umberto, si è precipitato sulla banchina. Ha seguito con lo sguardo la donna che annaspava in acqua, trascinata dalla corrente, fino a quando è sceso anche lui sul fiume per salvare lei che aveva deciso di uccidersi. Golan ha preso un grosso ramo, l'ha avvicinata fino a prenderla per il giaccone e trarla in salvo. Lei è un'albanese di 31 anni: non ricorda nulla del gesto che ha compiuto. Ora è ricoverata al Santo Spirito: si salverà grazie alla prontezza e al coraggio di Golan.
«Lavoro al chiosco delle grattachecche a due passi da ponte Umberto, vicino al Palazzaccio - racconta Golan - Lavoro la notte fino a tardi. Erano passate le undici di sera quando ho sentito qualcosa cadere nell'acqua, un impatto forte, come se qualcuno si fosse buttato dal ponte. Non ho perso tempo e mi sono affacciato dalla balaustra. Ho visto un corpo comparire e scomparire nel fiume. La corrente lo stava portando verso Castel Sant'Angelo. Ho corso tanto. In pochi secondi ero già sulla banchina. Seguivo quella donna con lo sguardo mentre pensavo a come salvarla».

L'ALLARME
Golan ha visto che il corpo veniva spinto dal flusso d'acqua verso un punto della banchina. «Ho preso un ramo - continua - mi sono sporto fino a bagnarmi e poi quella donna è venuta proprio dritta verso di me. Ho ringraziato Dio. L'ho afferrata per il giaccone e con tutte le mie forze l'ho portata fuori dall'acqua». Golan ha telefonato al 118: nel giro di pochi minuti un'ambulanza era sul posto. «Francamente a vedere le braccia di quella donna - continua Golan - credevo che potesse essersi drogata, ma il medico mi ha detto di no: quei segni poteva esserseli fatti con la caduta nel fiume. Non parlava, ma sembrava cosciente». Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del commissariato Trevi Campo Marzio che hanno aperto un'indagine per verificare il perché l'albanese avesse deciso di uccidersi. Lei in ospedale, almeno ieri mattina, aveva il volto perso nel vuoto: non ha ringraziato neanche Golan che ha rischiato la vita per salvarla.