Martedì il dirigente sportivo era a Torino, in Comune, dove si è riunita la giunta del Coni. Al termine si è recato a prendere un taxi, di fronte al Municipio, dove è stato costretto a fare i conti con il 'no' del tassista. «Il presidente è una persona con un buon carattere e si è abituato a situazioni del genere», racconta l'assistente Caterina Nervi al quotidiano La Repubblica, che ha svelato la vicenda. Il dirigente sportivo si è così diretto verso un altro taxi, che non ha fatto obiezioni e lo ha accompagnato a destinazione.
Stupiti dal comportamento del collega i rappresentanti dei tassisti: «Ci dispiace per l'inconveniente, andremo a fondo», dice Federico Rolando, il portavoce dei tassisti, che promette: «La prossima volta che Pancalli sarà a Torino avrà una corsa omaggio. Mi sembra il minimo».
La città di Torino si dice costernata per lo spiacevole episodio subito dal presidente del Comitato paralimpico, Luca Pancalli.
E, in una nota, il Comune riafferma lo spirito di accoglienza della collettività torinese, da sempre disponibile nei confronti di quanti si trovano in condizioni di disabilità. «Si è trattato - sottolinea l'assessore Domenico Mangone - di una discriminazione esecrabile, ma di un caso isolato. Tuttavia quello del tassista è un comportamento inspiegabile. L'articolo 18 del regolamento dell'area metropolitana non ammette deroghe e la Città approfondirà l'argomento per verificare quali possano essere i provvedimenti previsti in casi come questo. A Luca Pancalli desidero esprimere pubblicamente le scuse della Città per questo sgradevole episodio sul quale l'Amministrazione ha aperto immediatamente un'istruttoria disciplinare».