Roma, la Tangenziale e le mura restano senza interventi: se ne parla (forse) nel 2019

Roma, la Tangenziale e le mura restano senza interventi: se ne parla (forse) nel 2019
di Fabio Rossi
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Mercoledì 27 Dicembre 2017, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 08:02
La tangenziale est rimarrà così com'è, buche comprese, ancora un altro anno. Così come sono rimandati a data da destinarsi altri interventi di manutenzione straordinaria delle strade romane, dalla Portuense a via Pineta Sacchetti. Mentre sono spariti dai radar, dopo l'occasione fallita del Giubileo, i progetti di rifacimento di piazza Venezia e via Nazionale, con quest'ultima ormai oggetto da oltre un decennio di progetti di restyling utili fino a oggi soltanto a riempire i cassetti di Palazzo Senatorio. Il bilancio di previsione 2018, approvato poco prima di Natale, ha costretto l'amministrazione capitoline a fare scelte drastiche e anche dolorose, nel comporre il piano investimenti dell'anno che sta per iniziare, tagliando o rinviando progetti strategici per la Capitale.

I RESTAURI
I beni culturali sono tra le vittime delle ristrettezze finanziarie in cui si deve muovere la giunta: nella liste dei progetti definanziati per il 2018 ci sono il consolidamento e restauro delle Mura Aureliane, compreso l'allestimento del museo nella Torre est, il recupero dell'ex Ospedale Germanico, il restauro della Villa di Plinio a Castel Fusano e quello che riguarda Porta del Popolo dove, in particolare, si sarebbero dovuti risistemare gli ambienti interni. Le forbici della giunta si sono soffermate anche sulla sede del Comune: tra le voci azzerate ci sono diversi lotti del piano di ristrutturazione del Campidoglio, come il restauro delle facciate e dei pavimenti di Palazzo Senatorio e Palazzo dei Conservatori.

LA MOBILITÀ
Salta quasi completamente, per i prossimi dodici mesi, la prevista realizzazione del nuovo svincolo e sottopasso del grande raccordo anulare, con tanto di corsie complanari, tra via Casilina e Tor Bella Monaca: dei sei milioni e passa di euro previsti per il progetto, quest'anno ne saranno a disposizione appena 600 mila. Il resto, in gran parte, è stato iscritto nelle poste del 2020, saltando addirittura due anni: insomma, chi vivrà vedrà. Tra le nuove piste ciclabili, che restano comunque uno dei piatti forti del piano investimenti, nel 2018 non ci sarà quella di collegamento tra il quartiere di Pietralata e l'ospedale Pertini, rimandata di un anno. Se ne riparlerà nel 2019, salvo ulteriori complicazioni, anche per il restauro conservativo di ponte Risorgimento, che collega i quartieri Flaminio e Prati, del risanamento strutturale di ponte Flaminio (quello di corso Francia) e del viadotto della Magliana.

LA MANUTENZIONE
Ma il piano di maggior impatto sulla circolazione romana, tra quelli che saltano nel prossimo anno, è il rifacimento della tangenziale est: in particolare, sono slittati al 2019 e 2020 i lavori di messa in sicurezza delle barriere di protezione e di manutenzione straordinaria del fondo stradale lungo l'intero tratto compreso tra la galleria Giovanni XXIII e la nuova circonvallazione interna (ossia il tunnel Nomentana-Tiburtina). Stessa sorte per la manutenzione straordinaria di via Portuense (tre milioni di euro) e di via della Pineta Sacchetti (1,5 milioni). Nulla da fare, almeno nel 2018, per la sostituzione di scale mobili, tapis roulant e ascensori nelle stazioni metro B, la realizzazione dei parcheggi di scambio presso le stazioni ferroviarie di Villa Bonelli e Muratella, l'ampliamento di quello di Ponte Mammolo, i nuovi centri sportivi di Pietralata, Tor de' Cenci e Cesano, la realizzazione del centro polifunzionale del mercato dell'Alberone, in via Appia Nuova.
 
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