Elezioni Roma, spariti tutti i voti di Talenti: il caso finisce in Procura

Elezioni Roma, spariti tutti i voti di Talenti: il caso finisce in Procura
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 17 Giugno 2016, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 01:18


In una sezione di Talenti, la 354, in via Rina de Liguoro i voti sono scomparsi, non c'è nulla: né i verbali, né le tabelle riepilogative, né le comunicazioni al Campidoglio. Zero voti, zero preferenze, resta solo il sospetto che sia sparita l'urna. Ma il caos del conteggio dei voti alla vigilia del ballottaggio regala un'altra, disarmante, certezza: in venti sezioni i dati sono incompleti e inaffidabili. Detta in altri termini: solo in mille su 2.600 sezioni tutto è filato liscio. Tutte le anomalie saranno segnalate alla procura della Repubblica, rischiano di finire nei guai i presidenti di sezione. E nei partiti cresce il disagio per quanto avvenuto. All'orizzonte una class action da parte di tutti i candidati all'aula Giulio Cesare o ai Municipi che ritengono di essere stati danneggiati. E oggi il Tar dovrebbe decidere sul caso del II Municipio, dove Noi con Salvini chiede di sospendere il ballottaggio.

LABIRINTO
Andiamo per ordine. Eravamo rimasti al buco nero di quaranta sezioni su cui la commissione di magistrati insediata dalla Corte d'Appello nell'Ufficio centrale elettorale all'ex Fiera di Roma sta tentando da giorni di fare chiarezza. Qualcosa è stato ottenuto: in alcuni casi, dove il presidente aveva verbalizzato che lo spoglio era stato interrotto, sono stati contati i voti. Ma spesso ci si è affidati ai moduli compilati dai delegati comunali sulle semplici comunicazioni dei presidenti di sezioni. Discutibile, ma piuttosto che niente è meglio piuttosto. In ballo 30mila voti. Tutto risolto? Macché. Ad oggi restano venti sezioni fantasma, come è stato spiegato ieri ai rappresentanti di lista, convocati alle 17 all'ufficio elettorale. In otto non è possibile ricavare i voti di lista, in altri dodici non ci sono le preferenze. In una, a Talenti appunto, non c'è nulla. Nelle prossime ore tutto sarà mandato in procura: rischiano presidenti di sezioni e scrutatori che non hanno fatto il loro dovere. «Ciò che è avvenuto è gravissimo» ripete Barbara Saltamartini, parlamentare di Noi con Salvini. Verbali in bianco o non firmati, dati parziali, conteggi sospesi «causa stanchezza», preferenze lasciate a zero, la casistica è vastissima e secondo molti le anomalie più gravi riguardano almeno 200 sezioni.
 
DOCUMENTO
«Non è tutelata l'espressione di voto da parte degli elettori romani». Il documento, scritto dai rappresentanti del Partito democratico, ma firmato anche da altre liste, a partire da Noi con Salvini, è stato consegnato all'Ufficio elettorale presieduto dal magistrato Francesco Oddi. Da questa constatazione parte la possibilità che molti candidati al consiglio comunale e al consiglio municipale decidano una class action. C'è poi la bomba a orologeria della decisione del Tribunale amministrativo regionale, attesa per oggi, sulla richiesta di sospensione del ballottaggio presentata da Noi con Salvini per il II Municipio. In quel caso, ci sono 21 sezioni senza risultati e poiché Andrea Signorini, candidato alla presidenza del municipio per Lega e Fdi, è fuori dal secondo turno per poche centinaia di voti, il pronunciamento del Tar è fondamentale. Ma come detto il caos è generalizzato e per questo molti dei rappresentanti di lista (esclusi quelli di M5S) hanno sottoscritto il documento del Pd che recita anche: «Fermo restando che il seggio centrale ha svolto le operazioni previste in maniera formalmente corretta, rileviamo però che l'eventuale proclamazione dei dati definitivi con decine di sezioni elettorali computate a zero voti (a causa delle difficoltà di desumere i risultati dai verbali) non tutela l'espressione del voto da parte degli elettori romani». Fabio Rampelli, parlamentare dei FdI, ha pronto un dossier: «Presenterò un esposto alla procura».