Roma, via le strade intitolate ai fascisti. Raggi: «Cittadini sceglieranno i nuovi nomi»

Roma, via le strade intitolate ai fascisti. Raggi: «Cittadini sceglieranno i nuovi nomi»
di Franca Giansoldati
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Martedì 16 Ottobre 2018, 18:05 - Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 00:29
Via i nomi dei fascisti, decideranno i cittadini di Roma a chi dedicare le strade. A metà novembre, nella sala del cinema Andromeda, gli abitanti del quartiere Trionfale in cui sono situate via Arturo Donaggio e Largo Arturo Donaggio decideranno quale dei dieci nomi indicati dalla commissione toponomastica del Comune di Roma sostituirà quello dell’ex presidente della società italiana di Psichiatria e direttore della clinica neuropsichiatrica dell’Università di Bologna. Donaggio fu uno degli scienziati italiani che firmarono, nel 1938, il Manifesto della Razza che fu alla base delle leggi anti ebraiche in italia. Cambierà presto il nome anche via Edoardo Zavattari, nella periferia sud della città, anche questa dedicata all’ex direttore dell’istituto di zoologia della Capitale, un altro studioso legato ai firmatari del Manifesto della razza.

L'annuncio che saranno i cittadini di Roma a scegliere il nome delle strade della capitale è stato dato dal sindaco Virginia Raggi, in occasione della prima del film documentario di Pietro Suber «1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani». Misteriosamente scomparsa, nel frattempo, la targa in marmo di Largo Nicola Pende, ex direttore direttore dell’Istituto di patologia speciale medica dell’Università di Roma, uno dei più eminenti firmatari del Manifesto (con Donaggio, Visco e Zavattari), al quale era stato dedicato un viale interno del policlinico universitario, con tanto di improvvida cerimonia con il governatore del Lazio e il rettore della Sapienza, nell'aprile 2017.
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