Alla stazione Cavour si viaggia gratis:
«Cancelletto rotto da 8 mesi e nessuno lo aggiusta»

Il cancelletto rotto alla stazione Cavour
di Veronica Cursi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Gennaio 2014, 10:18 - Ultimo aggiornamento: 11:56
Viaggiare gratis in metro? Alla stazione Cavour la normalit. Qui non c' nemmeno bisogno di farlo il "salto del tornello", perch il tornello - o meglio il varco - in questo caso non c' proprio.

«Da 8 mesi - denuncia Andrea De Cet, che si definisce abbonato onesto e arrabbiato - alla stazione Cavour il cancelletto e' rotto, nessuno viene ad aggiustarlo e tutti - o quasi - passano senza pagare il biglietto».



«Come passeggero pagatore di tessera metrebus - continua - prendo spesso la metro, trovo cancelletti aperti, dove hanno messo i pannelli alti di plastica per non fare aprire i cancelletti di emergenza sempre aperti, e li richiudo, qualcuno evidentemente si diverte, li apre senza richiuderli e la gente entra sempre senza pagare il biglietto, per non parlare poi di quelli che scavalcano le transenne di uscita, poi spesso mi si mettono dietro quando entro nel cancelletto, e vogliono entrare con me, ne ho fermati diversi. Oltre che entrare gratis con il mio biglietto, volevano avere anche ragione, e meno male che non hanno trovato una persona litigiosa».



Basta guardare queste immagini, riprese dallo stesso passeggero che ha voluto così documentare le continue infrazioni che avvengono alla stazione Cavour - per rendersene conto: di fronte a qualche onesto abbonato che, nonostante il cancelletto aperto, decide di obliterare il biglietto in un altro tornello, c'è un popolo di furbetti che come se nulla fosse approfitta del guasto e passa regolarmente senza biglietto.



Insomma una situazione ampiamente descritta e documentata dal Messaggero che sia sulla linea B, da Pietralata a Rebibbia - paradiso del popolo senza biglietto - sia sulla linea A, da Termini a piazza di Spagna, ha riscontrato come a Roma le stazioni delle metro, le fermate dei bus e del tram sono zone franche dove ognuno può fare quello che vuole e di controlli, ovviamente, nemmeno l'ombra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA